Avellino, l’anomala corsa a tre per una maglia da titolare in mediana

di Dino Manganiello

La cosa in sé può sembrare banale, di routine: c’è da sostituire in mediana, nel 4-3-3 che con ogni probabilità Piero Braglia opporrà al Foggia di Zeman, lo squalificato Giuseppe Carriero. Cose che succedono, nulla di rilevante. Invece, in casa Avellino, a guardarla da un’angolazione più smaliziata, diventa testimonianza di quanto di stravagante stia accadendo a queste latitudini.

Ecco come stanno le cose: fuori Carriero, si contendono quel posto Alessandro Mastalli, Salvatore Aloi e Alberto De Francesco (nella foto). Una lotta a tre come se ne riscontrato a vagonate nel corso di una stagione. Qui però c’è l’anomalia. Primo candidato, Alessandro Mastalli. Arrivato tra squilli di tromba dopo un periodo difficile passato a Castellamare in compagnia di un paio di rognosi problemi fisici, è stato fin qui usato con il contagocce anche perché poco idoneo ad alcuni moduli usati in stagione, segnatamente con la mediana a due. Ha un anno e mezzo di contratto ma dovesse restare ancora in naftalina potrebbe guardarsi intorno e predisporre un ‘arrivederci e grazie’.

Il secondo candidato è Salvatore Aloi, grande protagonista la scorsa stagione, un inizio di campionato abulico, è entrato nel mirino della critica e dei tifosi. Tra i più feroci, chi mette in relazione lo scarso rendimento del mediano calabrese con il suo status di ‘giocatore con contratto in scadenza’. Vero o falso, con questa premessa a mo’ di fardello è difficile comunque e per tutti, tanto che nessuno sarebbe sorpreso se cedesse alle lusinghe di Pescara o Modena.

Terzo candidato, Alberto De Francesco. Play, mezzala, rifinitore? Passo cadenzato e collocazione laboriosa, l’ex Reggina è diventato un corpo quasi estraneo da buttarr dentro quando c’è da gestire palla con gli avversari più o meno stremati. Anche lui è in scadenza ma sembra interessare a pochi. Finirà la stagione qui, ma da gennaio potrà già accordarsi con un altro club per poi salutare senza colpo ferire.

Bene, eccola l’anomalia. Si contendono un posto da titolare in mediana per domenica prossima tre giocatori in bilico, professionisti esemplari, sia chiaro, ma nel pieno di una storia personale e professionale in evoluzione e delicata. Curioso. Ma assolutamente non una novità in casa Avellino in questa stravagante, anomala stagione.

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