Avellino: chiusi gli under ma gli esuberi sono un problema serio

Avellino

di Dino Manganiello

Anche oggi due ufficializzazioni: Manuel Ricciardi, esterno destro classe 2000 e Marco Garetto, mediano classe 2001. In attesa di chiudere per il difensore Lorenzo Moretti (difensore classe 2002) si può dire che la missione indirizzata a portare in biancoverde una nidiata di ragazzi affamati e vogliosi può considerarsi chiusa. Il che significa metter mano alla parte più delicata del mercato: prendere i 4-5 over di altissimo livello annunciati anche dallo stesso Ds Enzo De Vito, ma prima, soprattutto, sfoltire la rosa e reperire risorse per queste ultime operazioni proprio attraverso il repulisti promesso a caldo, dopo l’eliminazione dai playoff.

E quest’ultimo passaggio sta diventando giorno dopo giorno un vero e proprio scoglio difficilissimo da superare. I calciatori in uscita sono ben 12: Forte, Silvestri, Scognamiglio, Sbraga, Ciancio, Tito, Mignanelli, Carriero, Aloi, Mastalli, Maniero e Plescia. Tutti con contratti blindati e onerosi; tutti con pochissimo mercato per tanti motivi; quasi tutti ormai invisi alla piazza, ma tutti ormai in rotta di collisione con una società, quella biancoverde, che rispetto a quanto detto a caldo lo scorso 4 maggio non intende fare neppure mezzo passo indietro.

In due parole, dal muro-contro-muro si sta passando ad una vera e propria battaglia frontale. Che potrebbe portare all’esclusione dalla rosa del plotoncino di cui sopra, chiamato come da norma ad allenarsi a parte con un tecnico federale. Per il club significherebbe continuare a pagare stipendi extra lusso senza ricevere nulla in cambio; per i calciatori, perdere un anno di attività che peserebbe comunque sul futuro delle rispettive carriere. La via di mezzo sarebbe trovare soluzioni per incentivi all’esodo e buonuscite, ma non è cosa facile, soprattutto visto il progressivo inasprimento degli animi e l’irrigidimento delle posizioni.

E tra sei giorni comincia il ritiro.

SPOT