Avellino calcio, Polcino: “Il club ha subito 3 deferimenti”. E Martone smentisce Di Somma

Durante la presentazione della nuova proprietà sono stati affrontati due argomenti spinosi. Il primo riguarda lo stato di salute dell’U.S. Avellino e il deferimento arrivato per il caso-Carbone, per il quale il club è costretto a un delicato processo il 23 dicembre, al TFN a Roma. “Non eravamo a conoscenza di questo procedimento”, ha spiegato Filippo Polcino.

L’amministratore ha fatto chiarezza: “Il 4 dicembre è arrivato il deferimento, in realtà la vecchia proprietà sapeva tutto dal 25 ottobre. Il 7 dicembre ho ricevuto l’email con l’udienza, non sapevo di cosa si trattasse. Quindi abbiamo immediatamente allertato l’avvocato Chiacchio, che ha recuperato tutti gli incartamenti. La situazione è delicata, in casi del genere si rischia la radiazione, ma credo ne usciremo sani e salvi”.

In realtà i deferimenti a carico dell’Avellino sono addirittura tre, come spiegato da Polcino: “Uno lo ha subito Capuano per le dichiarazioni rilasciate dopo Avellino-Ternana di Coppa Italia. Il secondo è a carico di Mauriello per presunte violazioni amministrative riguardanti la continuità aziendale. I debiti? Di questi ne eravamo a conoscenza, ne parleremo con De Cesare, Baldassarre e Scalella nei prossimi giorni”.

Poi il focus dell’attenzione è stato rivolto sul futuro di Di Somma. Ha preso parola Aniello Martone che, pur dichiarando di rispettare l’attuale diesse biancoverde, gli ha pure riservato qualche stoccata: “Non voglio invadere la sfera d’azione di nessuno, rispetto chi mi rispetta e quindi rispetto Di Somma. Valorizzazioni? Non sono 200mila euro. Micovschi, Charpentier e Illanes sono prestiti secchi senza valorizzazioni, gli unici sono Karic, Rossetti e Njie, ma tutto è legato al loro minutaggio. Il mercato? Serve un attaccante, ma non posso parlarne io. Il settore giovanile? Gli svincoli sono stati concordati con Dario Rocco”.

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