Avellino calcio, Festa convoca Izzo e Circelli. D’Agostino resta alla finestra

Il Sindaco di Avellino, Gianluca Festa ha convocato Luigi Izzo e Nicola Circelli: i due soci di maggioranza dell’U.S. Avellino si recheranno in Comune mercoledì mattina, per chiarire le loro posizioni in merito al futuro del club biancoverde.

Il primo cittadino fungerà da garante per la cessione delle quote da un contendente all’altro. Ad oggi si conosce la posizione di Circelli, il quale ha sia dichiarato di essere pronto a farsi da parte per 370mila euro comprensivi della caparra da 100mila euro da restituire a Nicola Di Matteo e della somma da corrispondere alla Innovation Football; dall’altra ha ribadito di poter terminare la stagione facendo fronte alle varie spese grazie all’intervento di uno o più imprenditori (pare napoletani) pronti ad aiutarlo economicamente.

Anche Festa ha confermato la duplice strada da poter seguire affinché l’Avellino esca dall’impasse. La prima porta all’acquisizione del 50% delle quote in possesso di Izzo, De Lucia e Autorino da parte di Circelli, con la sua società “Dicembre srl”; la seconda passa per l’acquisizione del 50% di proprietà di Circelli e della Innovation Football da parte di un terzo soggetto: Angelo D’Agostino.

L’imprenditore attivo nel campo delle costruzioni e dell’editoria avrebbe accettato la proposta di Circelli (370mila euro), ma vorrebbe rateizzare l’offerta d’acquisto anche per mettersi al sicuro qualora dovessero uscire fuori debiti “nascosti”. Allo stesso tempo, per bocca del suo legale, l’avvocato Todaro, Circelli non avrebbe posto alcun paletto circa le modalità d’acquisto e cessione. Neppure la recompra in favore della Sidigas sembra essere un impedimento all’acquisto del club, sempre come dichiarato da Todaro: “L’accordo, in virtù della cessione a un’altra proprietà, verrebbe rimodulato”.

Da qui alla fine della stagione, l’attuale o nuovo proprietario dell’U.S. Avellino dovrà fare fronte a spese pari a circa 2 milioni di euro, tra soldi da versare alla proprietà cedente, costi di gestione, rate Sidigas e debiti nei confronti di calciatori della passata stagione, erario e fornitori. Una cifra che sarà sicuramente snellita dalle valorizzazioni dei giocatori, dai crediti maturati in Lega, dai proventi della Legge Melandri e dalla cessione di uno o più pezzi pregiati (Parisi e Di Paolantonio), ad oggi, però, in scadenza di contratto.

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