Avellino Calcio: fame, grinta e gruppo, così vince la Ternana (1-2)

Il tecnico toscano salutava il traguardo delle 900 panchina da professionista: la Ternana gli ha “ntussecato” la festa.

La vittoria numero undici, quella che assegna in solitaria il record alla Ternana di Lucarelli, è stata forse la più sofferta e non soltanto perché arrivata allo scadere del tempo regolamentare.

Ma perché Braglia, tornato in panchina dopo lo stop da Covid, si era imposto soprattutto di non far giocare la Ternana.

I rossoverdi hanno sofferto questa tattica nonostante fosse riuscita a sbloccare in avvio il risultato con una perla di rara bellezza nella costruzione dell’azione passata dal triangolo Boiben-Partipilo e nella zampata di Vantaggiato.

A quel punto la Ternana che aveva mille cerotti addosso con una difesa rivoluzionata ha deciso di abbassare un po’ il ritmo, forse anche per non concedere ripartenze letali all’Avellino.

Ma concedendo poco alle avanzate della squadra di casa che ci ha provato con Adamo in acrobazia (conclusione a lato).

Però appena la squadra di casa si è un po’ sbilanciata la Ternana l’ha fatta tremare con Partipilo che s’è visto negare da Pane il gol sul sinistro a giro.

Un paio di minuti dopo l’Avellino ha incassato un premio anche troppo alto per quanto aveva proposto fin lì.

Ciancio ha traversato da destra, Laverone ha stretto in chiusura perdendo Aloi che al volo ha messo dentro con Partipilo in ritardo nella chiusura.

I cambi della ripresa non hanno alterato le dinamiche del match. Vantaggiato ha avuto ancora una grande occasione ma sulla sua “biciletta” Pane non si è fatto sorprendere così come Iannarilli alla mezz’ora su una infida punizione di Aloi.

Ma a quel punto Lucarelli ha cominciato a raccogliere frutti dalla panchina proibiti a Braglia.

Falletti ha cominciato a puntare l’area, Raicevic ha fatto la voce grossa nel gioco aereo e la Ternana ha chiuso l’Avellino nella propria metà campo tramutando gli attacchi in assedio.

Poi la genialata del tecnico della Ternana che aveva anche rispolverato Bergamelli (da una settimana inserito in lista): dentro Peralta per un esausto Partipilo.

E cosa succede?

Che la Ternana mette insieme una delle sue classiche giocate con cinque tocchi in area, l’ultimo di Peralta per Falletti che conclude al volo dando modo a Laverone, sulla ribattuta di Pane, di fissare il 2-1 finale diventando il sedicesimo rossoverde a segno in una stagione che profuma di gloria.

Perché i sei minuti di recupero concessi dall’arbitro Vigile non hanno più cambiato il risultato di una partita che fa la storia della Ternana.

Avellino-Ternana 1-2

AVELLINO (4-4-2): Pane; Ciancio, Rocchi, Dossena, L. Silvestri; Adamo (29′ st Rizzo), Aloi, D’Angelo (29′ st M. Silvestri), Tito (29′ st Burgio); Fella (26′ st Bernardotto), Santaniello (16′ st Maniero). A disp.: Pizzella, Leoni, Miceli, Nikolic. All.: Braglia.

TERNANA (4-2-3-1): Iannarilli; Laverone, Russo, Boben, Salzano; Damian, Proietti (34′ st Bergamelli); Partipilo (38′ st Peralta), Palumbo (24′ st Falletti), Furlan (33′ st Paghera); Vantaggiato (24′ st Raicevic). A disp.: Vitali, Ferrante, Torromino, Ndir, Onesti. All.: Lucarelli.

ARBITRO: Vigile di Cosenza.

Guardalinee: Vitali-Salvalaglio.

Quarto uomo: Cavaliere.

MARCATORI: 9′ pt Vantaggiato, 38′ pt Aloi, 45′ st Laverone.

NOTE: gara a porte chiuse. Ammonito: Proietti, Dossena, Boben, Laverone. Angoli: 5-3 per la Ternana. Recupero: pt 1′, st 5′.

SPOT