Avellino calcio, D’Agostino ferma tutto: non pagherà tesserati, Sidigas e vecchi soci

Angelo Antonio D'Agostino

“D’Agostino: non vi pago”.

Così ha titolato stamane Il Mattino, facendo preoccupare dipendenti e tesserati, tifosi e simpatizzanti dell’Avellino calcio, già alle prese con le ansie da Coronavirus.

Il presidente dell’Avellino – si legge nell’articolo – a fronte di una perdita economica di circa un milione e mezzo di euro, calcolata nel periodo marzo-dicembre 2020, avrebbe congelato il pagamento degli emolumenti a dipendenti e tesserati, la rata di circa 140mila euro per l’acquisto del club dalla Sidigas e la liquidazione dei soci che componevano la vecchia struttura della IDC (Izzo, Circelli, De Lucia e Autorino).

Senza un accordo tra le parti (vecchi soci e vecchia proprietà) e una norma ad hoc che eviti alle società di pagare gli stipendi ai tesserati (cassa integrazione?), D’Agostino rischierebbe grosso: penalizzazione in classifica, messa in mora o, addirittura, il ritorno dell’U.S. Avellino al vecchio proprietario. Previsioni catastrofiche di cui tenere conto.

Inoltre, stando sempre a quanto riportato da Il Mattino, la crisi economica generata dal Coronavirus, rischia di rallentare i piani futuri della nuova proprietà, che dovrebbe affidarsi a Ennio Pericolo per il ruolo di direttore generale, in attesa di decidere del futuro di Ezio Capuano e Salvatore Di Somma.

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