Avellino: a Foggia una partita a scacchi, scelte delicate per Gautieri

di Dino Manganiello

Plescia di nuovo in gruppo, Maniero ancora a parte. Fin qui il notiziario, scarno, essenziale. In prospettiva Avellino-Foggia invece, che è anche scontro tra il maestro boemo e l’allievo Gautieri, il discorso tattico (e quello legato alle scelte) in casa biancoverde si fa oltremodo interessante. L’allievo in questi giorni è stuzzicato dall’idea di confrontarsi con Zeman con modulo speculare, ovviamente il 4-3-3. Ma per tanti motivi, più volte affrontati, l’ipotesi più gettonata è che i Lupi riproporranno il consolidato 3-5-2 anche allo Zaccheria. E tra i tanti motivi, insieme proprio a quelli più volte affrontati, ce n’è anche uno tattico.

Il 3-5-2 contro il 4-3-3 propone uomo su uomo dietro, parità in mezzo al campo, scontro aperto tra gli esterni e due-contro-due in avanti. Questi i numeri. Poi le considerazioni a margine. La più importante è che si troveranno contrapposte una squadra (il Foggia) dai meccanismi collaudati, sfrontata come marchio di fabbrica impone ma anche propensa a lasciare molto più che le briciole all’avversario dalle parti della propria area di rigore; e l’altra (l’Avellino) che può vantare una qualità media superiore, un’importante solidità difensiva e due-tre singoli capaci della giocata risolutrice.

Ed è proprio in quest’ottica e in considerazione del fatto che la rosa è quasi totalmente disponibile (out il solo Maniero, appunto), che diventano fondamentali le scelte in termini di uomini da parte del tecnico biancoverde. Ed allora: ballottaggio Scognamiglio-Dossena nel cuore della difesa (Silvestri e Bove sulle tracce dei guizzanti esterni rossoneri, spesso chiamati ad allargarsi); ballottaggio Carriero-De Francesco in mediana; ballottaggio Kanoute-Di Gaudio in avanti, dove punta centrale potrebbe essere stavolta preferito in avvio Murano per sfruttarne la velocità.

Dalla cintola in su, sono scelte delicate. Perché in mezzo potrebbe essere fatale abbinare al poco mobile Kragl (che è uno dei singoli che può fare la differenza con la giocata) il compassato De Francesco. E perché nel due-contro-due là davanti toccherà alle doti funamboliche di uno dei guastatori, Kanoute o Di Gaudio far saltare il banco. Con la giocata del singolo. Appunto.

SPOT