Non solo corsa, tutte le curiosità sulla tappa appena conclusa

Non solo corsa, tutte le curiosità sulla tappa appena conclusa

Nella sua decima tappa il Giro d’Italia ha attraversato l’Appennino Lucano lungo un tragitto di 230 km che ha portato i corridori da Avellino a Bitonto. A dare il via è stato il sindaco di Avellino Giuseppe Galasso. Ospite del Giro al villaggio di partenza Lucio Maurino, karateka di Santa Maria Capua Vetere appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle e vincitore di 2 titoli mondiali e 6 europei. Il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha presentato come ogni giorno una nuova ricetta composta da prodotti tipici locali: ecco quindi uno Sformato di Tagliolini con Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino Dop, Caciocavallo Silano Dop e Limone Costa d’Amalfi Igp.
Attraversando l’Italia dalla costa campana verso quella adriatica si sono incontrati nuovi prodotti di qualità come le Olive La Bella della Daunia Dop, il Dauno Dop, la Terra d’Otranto Dop, il Pane di Altamura Dop e nuove specialità culinarie locali come le orecchiette con le cime di rapa, pasta e fagioli (rigorosamente di origine mediterranea) e la focaccia di patate con pomodori.
Il piatto del giorno di domani, presentato a Lucera, sarà una Panzanella di Pane d’Altamura Dop, La Bella della Daunia Dop, Olio extravergine d’oliva Dauno Dop e rinfresco di vegetali.
La tappa di oggi si è conclusa a pochi kilometri dal Parco del Gargano, un bene tutelato dal Ministero dell’Ambiente per via dell’incredibile varietà di ambienti che lo compongono: dalle fitte foreste alla macchia mediterranea, dagli altipiani carsici alle falesie sul mare, dalle quattro Isole Tremiti circondate dal mare cristallino agli specchi lacustri. Tale caratteristica garantisce una grande variabilità anche a livello di flora (oltre 2200 specie botaniche, il 35% della flora nazionale) e fauna (oltre 170 diverse specie di uccelli).
Domani si inizierà la risalita dell’Italia con la tappa Lucera – L’Aquila, una lunga cavalcata all’interno degli incantevoli scenari del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise risalenti ad oltre 200 milioni di anni fa.

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