Manocalzati in festa per la Schiavone, presto cittadina onoraria

Manocalzati in festa per la Schiavone, presto cittadina onoraria

Anche Manocalzati, piccolo centro alle porte di Avellino, ha esultato per la vittoria di Francesca Schiavone, la prima tennista italiana a vincere il prestigioso torneo ´Roland Garros´ battendo in finale a Parigi l´australiana Samantha Stosur. Esultanza particolare in quanto la famiglia della campionessa é originaria del comune della Valle del Sabato da cui emigrò nel 1951. Il papà di Francesca, Franco, allora undicenne, seguì il padre a Milano dove aveva trovato lavoro nella azienda di trasporto municipale, la stessa nella quale verrà assunto Franco negli anni successivi. A Manocalzati vivono alcuni parenti, cugini di secondo grado di Francesca, che hanno sofferto e gioito davanti alla tv.
Angelo Schiavone, 35 anni, operaio in una piccola fabbrica della zona, è felice per la storica vittoria. “Non ho mai conosciuto Francesca – dice al telefono – né suo fratello Gabriele ma i rapporti con la sua famiglia non si sono mai del tutto interrotti. Carmine, mio padre, negli anni successivi al trasferimento a Milano è stato spesso a trovarli e in occasione delle feste non mancavano le telefonate per gli auguri”. Di rado in questi anni la famiglia di Francesca Schiavone è tornata in Irpinia dove risiede anche una zia, Stella Schiavone, che vive ad Atripalda, a pochi chilometri da Manocalzati. Il sindaco, Pasquale Tirone, per il momento non ha ancora pensato a particolari iniziative per festeggiare Francesca. Dopo aver tifato davanti alla televisione, subito dopo il tie break vincente ha inviato alla famiglia Schiavone, e a Francesca, un caloroso telegramma. Nei prossimi giorni, insieme al Consiglio Comunale, verranno decise le iniziative da assumere, tra queste certamente la concessione della cittadinanza onoraria per Francesca.

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