Pisa-Avellino, storie di doppi ex. L’undici ideale…

 
Pisa-Avellino è una sfida dal sapore antico, una di quelle gare che riporta tutti i tifosi biancoverdi indietro nel tempo. Soprattutto, agli anni d’oro della A con Aconetani e Sibilia, due presidenti che amavano in maniera viscerale la loro creatura. Nel corso dei vari campionati, sono stati tanti i giocatori che hanno fatto la tratta Toscana-Campania o viceversa, così come quelli che durante la loro carriera hanno indossato entrambe le maglie. Stilare un undici titolare è veramente difficile, ma noi da questa settimana ci proveremo con questa rubrica che ci accompagnerà, fino al termine della stagione. Cercando di schierare, quella, che è per noi la migliore formazione. Oggi nel nostro ipotetico ed improbabile undici, metteremo alla guida della squadra, un allenatore che è stato amato da entrambe le piazze: Luis Vinicio “O’ Lione”. E’ lui il tecnico scelto per schierare questo fantasioso undici (ci sono anche altri allenatori come D’Arrigo, Bersellini, Carboni e Pace), ma  il brasiliano vince di gran lunga sugli altri. Classico ed efficace 4-4-2. In porta ci sarebbe senza dubbio Daniele Padelli (7 presenze in toscana nel torneo 2007-2008 e 15 in quello successivo ad Avellino). Sulla corsia di destra Giovanni Fasce 60 partite giocate e 3 gol al Pisa dal 92 al 94. 28 gettoni e un gol nella vecchia serie C durante la stagione 97-98 con i biancoverdi. Al centro due difensori rocciosi: Davide Lucarelli e Stefano Colantuono. Il primo bandiera dei nerazzurri dall’86 al 91(tornando a Pisa anche nel torneo 96-97), si era reso autore di prestazioni importanti con la maglia dell’Avellino in massima serie. Il secondo è stato grande protagonista con entrambe nel massimo campionato italiano: 24 presenze all’Arena Garibaldi nel torneo 85-86. Oltre 50 partite invece giocate con l’Avellino in due stagioni. Nel ruolo di terzino sinistro troviamo Eliseo Croci, calciatore lombardo tra i protagonisti della promozione in massima serie dell’Avellino (19 presenze nel torneo 77-78). L’anno successivo il passaggio al Pisa.
A centrocampo corsie affidate a Pasquale Casale e Antonio Criscimanni. Il primo ha Pisa ha siglato 20 gol e ad Avellino giocato 27 incontri in tre anni diversi, il secondo ha giocato in biancoverde nel torneo 80-81 (4 gol all’attivo). Al centro troviamo Francesco Gazzaneo, due stagioni ad Avellino tra l’86 e l’88. Nel suo primo campionato totalizza 17 presenze, nel secondo 29 partite siglando all’ultima giornata della stagione 1987-1988 (Inter-Avellino 1-1), l’ultimo gol messo a segno dagli irpini in A. Al suo fianco Mauro Boccafresca. 54 presenze e 1 gol in maglia biancoverde. Il passaggio al Pisa proprio dopo la fine dei 10 anni in massima serie dell’Avellino.
Duo d’attacco composto da Alessandro Bertoni e Paolo Baldieri. Il primo ha collezionato 123 presenze in biancoverde, il secondo è stato uno degli attaccanti più amati dopo la fine della favola serie A. Anche se in avanti un po’ di imbarazzo della scelta ci sarebbe, considerando anche la presenza di Vitali Kutuzov e Guido Ugolotti
In panchina: Ipsaro, Garuti, Farris, Anaclerio, De Simone, Dolcetti, Celestini, Ciotola,Minuti, Graziano Mannari, Marchegiani, Pagliarini, Frau, Rizzolo , Faccini, Costantino
 
Tra gli ex attuali: Federico Angiulli e Umberto Eusepi.
Senza dimenticare Calori, Incocciati, Strukelj secondo di Attilio Tesser e Dario Rossi (collaboratore di Massimo Rastelli). I quattro hanno giocato con i nerazzurri e allenato in Irpinia.
 

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