Calcio, Marcolini si presenta: “Avellino piazza storica e stimolante”

E’ stato presentato questa mattina, nella sala stampa del “Partenio-Lombardi”, il nuovo tecnico dell’U.S. Avellino 1912 Michele Marcolini: “Naturalmente sono molto contento di essere qua e vorrei presentarvi subito il mio staff. Carmine Amato era già presente lo scorso anno e sono felice parta con noi in questa nuova avventura, i miei collaboratori Vincenzo Migliaccio e Giacomo Venturi ed il preparatore atletico Marco Greco. Sono orgoglioso di avere questa opportunità in una piazza così importante e storica come Avellino che si è consolidata in questa categoria. Ho grande entusiasmo per iniziare questa avventura che sono convinto mi possa e ci possa dare grandi soddisfazioni”.

Prima esperienza in Serie B, con quale spirito inzia l’avventura dopo l’esperienza ad Alessandria: “Ho voglia di dimostrare i fatti sul campo, le parole le porta via il tempo. Lo scorso anno è stato soddisfacente anche se l’epilogo non era quello che ci aspettavamo. Alessandria era una piazza importante, con materiale tecnico di prima qualità, ho dovuto gestire una rosa con giocatori con esperienze in A e in B. E’ stata una bella avventura perchè la stagione si è capovolta, da momenti di difficoltà a livello ambientale si è tornati a ritrovare entusiasmo soprattutto con la vittoria della Coppa Italia. E’ stata una bella stagione, speriamo di togliermi più soddisfazioni in quella che verrà. Nella carriera di ognuno si passa da una categoria all’altra. Ci vuole coraggio e maturità. Sono sempre riuscito a creare un lavoro onesto con i gruppi che ho allenato, credo sia questo il segreto per portare in campo squadre solide e compatte. Il campionato cadetto è difficilissimo ma il calcio è basato sul lavoro, la serietà e la professionalità. Tuttavia, l’unico che ha avuto continuità ad Avellino era un esordiente in categoria. Auguriamoci che mister Rastelli sia di buon auspicio”.

Sui programmi del club: “La società mi metterà a disposizione un gruppo in grandissima parte confermato che per me ha ottime potenzialità. Ripeto, ciò che conterà sarà l’umiltà in questo campionato delicato di B. Consapevoli della nostra forza conquisteremo, di partita in partita, punti preziosi cercando di mantenere la categoria e tenendo compatto l’ambiente. Abbiamo un bel mix all’interno della squadra e credo sia la cosa migliore. Il programma societario non è basato sulla totalità di giovani o di esperti perchè questi progetti portano inevitabilmente dei pro e dei contro. Il nostro obiettivo è costruire una squadra mista, con giovani che possano portare linfa nuova e anche un pò di spavalderia, ed esperti che ti offrono saggezza calcistica ed esperienza”.

Ha il calcio nel sangue, nulla lo spaventa e da calciatore conosce bene il Sud: “Ho giocato a Sora, Bari… il sud è stimolante ci saranno tante persone che ci chiederanno di dare il massimo e sarà questa la grande spinta. Il fatto di voler far bene, poi, sarà una costante a cui non rinunceremo”.

Sugli attaccanti Castaldo e Ardemagni: “Sono giocatori importanti, ma ho anche Mokulu, non dimentichiamolo. Castaldo ha grandi qualità e Ardemagni e Mokulu hanno un gran feeling con la porta”.

Sulla squadra e il modulo, conclude: “Abbiamo le idee piuttosto chiare sulla squadra e sui giocatori che ne faranno parte. Mi sono portato dietro qualche giocatore che dal punto di vista tecnico pensavo potesse darmi una mano importante. Qualche singolo che ci potrebbe far comodo, ovviamente parlo di persone volenterose e propositive. Sui moduli, non sono un estremista. Non mi piace cambiare ogni quarto d’ora modo di giocare. In ogni schema di gioco c’è un’interpretazione e una lettura delle mosse avversarie. Il 3-5-2 è quello che – senza dubbio – ti consente di occupare il campo al meglio”.

 

 

 

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