Video/Atripalda, carabinieri aggrediti in pieno centro da due stranieri

Via Roma ad Atripalda, nella tarda mattinata di ieri 10 gennaio: come spesso capita, i carabinieri hanno allestito un posto di blocco per dei controlli di routine. Sono in due, entrambi quarantenni. A bordo di una delle macchina fermate ci sono due giovani extracomunitari. I militari chiedono, come da procedura, i documenti. Ma i due, prima rifiutano di mostrarli e poi si scagliano contro i carabinieri.

I militari stavano per avere la peggio, sorpresi dalla violenza degli aggressori, quando sono intervenuti alcuni cittadini in loro difesa:  commercianti della zona e un giovane tifoso dell’Avellino calcio. Nella colluttazione sono stati proprio i carabinieri ad avere la peggio, poi costretti a far ricorso alle cure dei sanitari. Intanto, in via Roma erano arrivate altre quattro pattuglie dell’Arma che hanno fermato i due extracomunitari, portati in caserma ad Avellino e poi denunciati a piede libero per lesioni e oltraggio a pubblico ufficiale.

 

«Piena solidarietà e vicinanza ai carabinieri – ha detto il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo – che, nell’esercizio delle loro funzioni, sono stati aggrediti. In questa incresciosa vicenda è da sottolineare ed apprezzare l’intervento di almeno due cittadini, reattivi nel placare gli animi dei due esagitati. Come Amministrazione Comunale ci stringiamo intorno ai carabinieri della locale stazione, impegnati quotidianamente a garantire sicurezza all’intera comunità».

Sulla vicenda è intervenuto anche il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone: «Inaccettabile che le nostre forze dell’ordine debbano subire comportamenti documentati da video di cittadini che hanno filmato tutto quanto accaduto. Questo è il risultato di tanti anni di governi nazionali a guida Pd che con la loro retorica buonista ci hanno fatto giungere a questo punto. Noi siamo con i nostri uomini in divisa senza se e senza ma. Cancelleremo una serie di vergognose leggi che hanno criminalizzato le forze dell’ordine che devono avere quasi paura di intervenire e difendersi».

 

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