Vaccinazioni anti-Covid ad Atripalda: “Denuncio tutti, in televisione e alla Procura della Repubblica”

La signora Emilia P. ha 88 anni ed è ancora in attesa di essere vaccinata.

Irpiniaoggi s’è interessata del caso con un articolo pubblicato due giorni fa ma nessuno se n’è fregato perchè l’anziana donna è tuttora in attesa di ricevere il vaccino a domicilio, come da comunicazione dello scorso 2 febbraio ricevuta dall’ASL.

LEGGI QUI – Atripalda, anziana di 88 anni invalida: “Ho chiesto da due mesi la vaccinazione all’Asl: aspettano che muoia?”

Credevamo fosse un caso isolato, può succedere…

Macchè.

L’avvocato Angelo Maietta (nella foto) ha contattato la nostra redazione per denunciare il caso surreale che riguarda suo padre.

Ecco il racconto: “Mio padre è ultraottantenne in situazione di salute fragile, affetto da varie patologie e reduce da due interventi al cuore. Era in lista per il 10 marzo scorso. Quel giorno, però, ha accusato un malore e s’è subito premurato di prendere contatti con il centro vaccinale, telefonicamente. L’interlocutore, verificata la lista, ha comunicato a mio padre che poteva presentarsi l’indomani mattina, avendo diritto alla vaccinazione”.

Cosa è successo il giorno dopo?

“Dopo una lunga attesa, ed avergli negato l’accesso nell’ambulatorio, a mio padre è stato detto che non poteva essere vaccinato avendo saltato il turno. Il sabato successivo si è conclusa la vaccinazione per gli ultraottantenni e lui è rimasto fuori. Sono venuto a conoscenza di fatti gravissimi, relativi alle vaccinazioni ad Atripalda, cose rispetto a cui il cosiddetto caso-Scanzi di cui sta parlando l’Italia, è una cosa banale”.

Si è rivolto alla dirigenza dell’Asl, al Comune di Atripalda?

“Naturalmente ho attivato tutte le possibili procedure. Devo aggiungere che il sindaco di Atripalda, immediatamente contattato da mio padre, ha assicurato che si sarebbe interessato di quella situazione. Nei giorni successivi papà ha provato a contattarlo di nuovo e l’indaffaratissimo sindaco non gli ha più risposto al telefono. Mi sembra superfluo sottolineare che il sindaco è autorità sanitaria: ne risponderà pure lui di quanto sta accadendo ad Atripalda”

Cosa intende fare?

“Svolgo una professione che mi consente di tutelare i diritti delle persone e nel caso specifico del mio genitore. Cose come queste vanno denunciate, nelle sedi istituzionali e in quelle mediatiche. Ho predisposto una denuncia che domattina presenterò alla Procura della Repubblica di Avellino e intanto ho preso contatti con Massimo Giletti per una mia partecipazione al programma Non è l’Arena su La7”.

Una esperienza che è comune a tante altre persone anziane.

“Ho il privilegio di conoscere tantissime persone e ne sto sentendo di ogni genere. Penso alle persone che non hanno voce, costrette a subire umiliazioni e vere e proprie angherie, anziani che rischiano di morire perchè i vaccini vengono destinati ad altri e su questo ho prove che fanno parte della mia denuncia alla Procura della Repubblica. Fino a quando non ci saranno provvedimenti giudiziari, certe persone continueranno a comportarsi come Padreterni in grado di decidere la vita e la morte altrui”.

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