Un gol al Covid-19, in campo la lattoferrina: l’esperienza del medico irpino De Girolamo

Un importante contributo nella cura per uil contrasto al Covid-19 rappresenta l’esperienza fornita dal dottore Massimo De Girolamo, con studio a Montoro dove segue migliaia di pazienti attraverso la sua attività di medico di base.

Ecco il suo parere relativo all’uso della lattoferrina.

Il recente congresso scientifico su “ covid 19 vs Codogno” ha riconfermato il contributo  della lattoferrina nel contrastare   la diffusione del Covid-19  nelle cellule umane.

Le prime ricerche  sull’utilità di questa glicoproteina nella lotta alla SARS-Cov-2- sono state presentate già in estate dal Prof. Andreoni infettivologo dell’  Università Tor Vergata di Roma.

Molti medici di famiglia, compreso il sottoscritto, in mancanza di armi efficaci hanno utilizzato, assieme ad altri farmaci ritenuti utili ,  la lattoferrina.

In riferimento anche a questi studi scientifici  ho consigliato ai soggetti (circa 60, età compresa tra i 30 e 80 anni, ambedue sessi) la lattoferrina.

I soggetti coinvolti erano tutti Covid Positivi,  paucisintomatici, asintomatici e sintomatici trattabili a domicilio. Ovviamente i sintomatici domicilari sono stati trattati  soprattutto con  farmaci specifici cosi come indicato  dai protocolli scientifici.

Nessuno di questi pazienti ha presentato un peggioramento della sintomatologia e nessuno ha avuto necessità di ricovero. All’oggi – a distanza di 20-40 giorni dall’esordio della positività – tutti risultano in buona salute e sono negativi al tampone nasofaringeo molecolare.

In particolare ho preferito utilizzare la lattoferrina associata ad altri principi funzionali in modo da creare un  “effetto orchestra“.

Nello specifico ho indicato un integratore  contenente in un’unica compressa Lattoferrina con Vitamina C, Vitamina D3, Zinco, Echinacea, astragalo, rosa canina, aloe, perilla, ribes.

L’insieme di questi principi  crea un effetto orchestra positivo  non solo sulle difese immunitarie ma anche sulle prime vie respiratorie, porta d’ingresso del virus.

La scelta di questo specifica compressa  è dettata  anche dalla necessità di trattare pazienti intolleranti al glutine in quanto tale prodotto  non contiene glutine.  

Inoltre il dosaggio, una sola compressa al giorno, consente una maggiore adesione del paziente alla terapia consigliata, elemento, questo, che un medico mai dovrebbe trascurare nella scelta terapeutica”.

Elena Picciocchi

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