“State lontani da quel terreno o vi sparo in testa”, due in manette per estorsione

“State lontani da quel terreno o vi sparo in testa”. E’ costata cara questa minaccia ad un 26enne e ad un 30enne di Forino finiti in manette con l’accusa di estorsione aggravata. i due, già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Baiano. 

L’arresto è stato operato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Avellino su richiesta della Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo, che ha coordinato le indagini condotte dai militari della Stazione di Forino.

I fatti risalgono allo scorso mese di settembre: due individui, entrati in un’agenzia immobiliare di Monteforte Irpino, dopo aver atteso i due proprietari che erano al momento assenti, al loro arrivo li hanno aggrediti con calci e pugni. Messo a soqquadro e ribaltando mobili. E non si sono limitati a questo: li hanno minacciati. Se avessero accettato l’incarico di mediazione per la vendita di un terreno di Forino, li avrebbero uccisi. Minacce sono state fatte anche alla segretaria: “ti tagliamo la testa”.

Le due vittime dell’aggressione sono stati costretti, a causa delle ferite riportare, alle cure dei medici dell’ospedale di Nola.

Dopo le botte i due aggressori minacciarono telefonicamente una delle due vittime.

I carabinieri sono riusciti ad identificare i due aggressori. Si tratta G.W. classe 91 e C.A. classe 88 di Forino. Ed a ricostruire le motivazioni alla base del raid punitivo consumatosi nell’agenzia immobiliare: il terreno, coltivato a nocciole e castagne, da molti anni era gestito dal nonno di uno dei due aggressori che, temendo che con la vendita del terreno sarebbe arrivata anche la sottrazione all’anziano, ha provato con minacce e violenza, riuscendovi, a costringere i malcapitati a rinunciare all’incarico che gli era stato conferito dal proprietario.

Il 26enne è stato tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino mentre il 30enne, nipote del mezzadro, è finito agli arresti domiciliari.

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