Sergio Barile riunisce il centrodestra e Conte

Si sono ritrovati a casa del professore Sergio Barile i protagonisti della serata avellinese di ieri dedicata alla memoria di Gerardo Bianco. Da Ortensio Zecchino a Gianfranco Rotondi, Gerardo Capozza, Cosimo Sibilia, Angelo D’Agostino, ai quali si sono aggiunti il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte e il parlamentare irpino Michele Gubitosa. Non è stato ovviamente un vertice politico considerata la presenza dell’ex capo del governo, ma i conciliaboli che si sono formati fra gli esponenti della destra irpina moderata hanno iniziato ad affrontare il tema delle prossime scadenze elettorali del 2024, quando si tornerà al voto per eleggere il nuovo sindaco di Avellino e con ogni probabilità anche il presidente della provincia. Lo schema che vede concordi praticamente tutti è quello di replicare alle amministrative lo schema Rotondi, realizzando di nuovo il capo largo che ha permesso la vittoria nell’ex collegio blindato dei democratici di Avellino.

Dunque dialogo più che mai aperto con la coalizione che sostiene l’attuale sindaco Gianluca Festa, che il centrodestra sosterrebbe di sicuro nel turno di ballottaggio (a meno che non sia proprio l’attuale parlamento a eliminare il turno unico). In cambio il centrodestra chiede al sindaco di Avellino di sostenere un proprio candidato per palazzo Caracciolo. Quale nome? Di sicuro una personalità con un curriculum politico (niente nomi della società civile insomma) di chiara espressione moderata, in grado di ottenere voti anche dal campo opposto.

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