Sciacallaggio da Ascoli, con Grassani che anticipa la sentenza

In una intervista rilasciata al Resto del Carlino, l’avv. Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, ha fatto sapere ai tifosi dell’Ascoli che “l’Avellino rischia grosso, anche l’esclusione dal campionato”.

In più ha aggiunto che l’Ascoli, adesso semplice spettatore alla finestra, “potrebbe intervenire fino al dibattimento come parte terza interessata”.

L’intervento dell’esperto di diritto sportivo è servito per scaldare i cuori dei tifosi di un Ascoli relegato all’ultimo posto in classifica, agli occhi dei quali è stata offerta l’immagine di un possibile ripescaggio, in caso di retrocessione.

L’avv. Grassani, ipotizzando l’Ascoli “terzo interessato” nel procedimento a carico dell’Avellino, è andato molto avanti con le previsioni, senza spiegare alcuni dettagli.

Innanzitutto, l’interesse del club che fu tanto caro a Costantino Rozzi, potrebbe essere legittimo e motivato nel caso in cui l’Ascoli dovesse classificarsi al quart’ultimo posto, al termine del campionato di serie B. Se dovesse restare, come adesso, in coda alla graduatoria, l’Ascoli tornerebbe mestamente  in Lega Pro.

E poi, quale terzo interessato potrebbe usufruire del posto vacante solo se l’Avellino dovesse essere condannato in via definitiva ed escluso dal campionato. Ovvero solo dopo il terzo grado di giudizio (venerdì 15 dicembre c’è il primo grado, poi eventuale appello, quindi  collegio di garanzia del Coni), mica è roba di questi giorni.

Creare aspettative in un popolo sportivo, preoccupato nel vedere la squadra del cuore all’ultimo posto, è come promettere le caramelle al bambino.

Peraltro, azzardare sentenze senza avere avuto accesso agli atti e, soprattutto, con un collegio difensivo impegnato in un processo assai delicato – composto da illustri colleghi – non è il massimo, in termini di professionalità e di opportunità.

Le cose dette dall’illustre Grassani, peraltro, appaiono ovvie e scontate. Se c’è responsabilità oggettiva e diretta, diventa automatica e inevitabile l’esclusione di un club dal campionato di competenza. Mica c’è bisogno di un principe del Foro: lo sanno pure quelli del bar dello sport.

E’ un po’ come la scoperta dell’acqua calda, utile solo per riscaldare il cuore di tifosi preoccupati (quelli dell’Ascoli) e gli animi di un ambiente – quello irpino – più incazzato che mai, nel leggere certe cose proprio alla vigilia di Avellino-Ascoli.

Un motivo in più – ove mai ce ne fosse stato bisogno – per stimolare la squadra di Novellino a vincere (sul campo) contro i bianconeri.

Nessuna dichiarazione dall’avv. Eduardo Chiacchio, difensore dell’Avellino, troppo impegnato nel preparare le memorie difensive (il termine per la trasmissione scade a mezzanotte) e le argomentazioni da esporre venerdì ai giudici del TNF evitando di fornire, correttamente, anticipazioni a mezzo stampa né azzardare sentenze.

 

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