Provocazione nel ritiro dell’Avellino: ecco come sono andati i fatti

Si sono presentati in quattro dinanzi all’albergo che ospita la comitiva dell’Avellino, hanno chiesto di parlare con Ardemagni, volevano fare una fotografia con l’attaccante perché – a loro dire – così aveva fatto con i tifosi del Perugia, esultando in occasione di un gol segnato in un derby contro la Ternana. Quei ragazzi, dunque, volevano che Ardemagni ripetesse la foto pure con loro. Un atteggiamento chiaramente provocatorio, quello dei tifosi delle “fere” che poteva pure essere una semplice e pacifica richiesta. Fatto sta che i dirigenti dell’Avellino, rispetto a tale volontà, hanno consigliato a quei ragazzi di andare a fare una passeggiata e lasciare tranquilli i giocatori. Anche perché Ardemagni, in quel momento, era a cena e comunque non sarebbe uscito per “fare una foto” con loro. Da sottolineare che nello stesso albergo dove soggiorna l’Avellino alla vigilia della partita, ci sono pure gli agenti della Digos di Avellino che solitamente accompagnano la comitiva in trasferta. Quindi situazione perfettamente sotto controllo, nonostante ogni allarmismo creato da questa provocazione stroncata sul nascere. Addirittura si era parlato di coltelli e bastoni, di tifosi ternani messi in fuga. Sarà meglio parlare sul campo, possibilmente di gol e di calcio.

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