Prata: crollo nella Basilica dell’Annunziata, presentata interrogazione al Ministro Franceschini

Negli ultimi giorni di gennaio si è verificato un crollo nella Basilica paleocristiana dell’Annunziata a Prata Principato Ultra, testimonianza unica dell’epoca paleocristiana e bizantina. La basilica risale all’epoca delle persecuzioni cristiane, dove  i primi cristiani si rifugiavano per sfuggire alla caccia data loro dagli imperatori romani. Le catacombe sono state datate tra il II-III secolo d.C.,  mentre nella parte superiore si trovano gli affreschi di epoca bizantina più tarda (VI-IX secolo d.C.). La basilica è aperta al pubblico e vi si celebrano anche i matrimoni. Sulla vicenda è intervenuto il senatore della Lega Ugo Grassi che ha presentato interrogazione al Ministro della Cultura Dario Franceschini.

 “I danni architettonici sono ingenti, – si legge nel documento inoltrato dal senatore Grassi –  è crollato infatti l’ipogeo della Basilica. A crollare precisamente è stato un costone tufaceo, probabilmente a seguito di infiltrazioni di acqua piovana. Alcuni visitatori hanno lanciato l’allarme in quanto  hanno scoperto alle spalle dell’altare dei cumuli di pietre e detriti. – denuncia l’interrogazione al Ministro della Cultura – Nella Basilica, che è di proprietà della curia di Avellino e sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza di Avellino e Benevento, ci sono importantissime testimonianze dell’arte bizantina. Il rischio adesso è che la frana possa estendersi anche alla parte superiore della basilica, che è ricoperta con affreschi di epoca bizantina, – scrive Grassi chiedendo a Franceschini – se intenda attivare con la massima urgenza la procedura per la messa in sicurezza della Basilica che rappresenta un tesoro inestimabile del patrimonio artistico irpino e costituisce una tra le più rilevanti testimonianze dell’epoca paleocristiana in Campania e nel mondo.  – il senatore della Lega si chiede inoltre  – se sia stato programmato il sopralluogo dei tecnici della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, per accertare le cause del cedimento e studiare gli interventi opportuni per salvare l’ipogeo”.

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