Ospedale Solofra, il sindaco finalmente se n’è accorto: “Ci hanno preso in giro”

Ce n’è voluto ma alla fine se n’è reso finalmente conto pure lui.

Michele Vignola, sindaco di Solofra, ha esposto un giudizio molto critico nei confronti dei vertici dell’Azienda Ospedaliera “Moscati” da cui dipende l’ospedale Landolfi di Solofra.

“Si continuano a fare chiacchiere, il direttore generale Pizzuti non assume mai impegni precisi, sempre dichiarazioni di buona volontà e nulla di concreto. Ci sentiamo presi in giro”, ha affermato il sindaco di Solofra che per mesi aveva dato credito alle promesse rivelatesi vane.

Si era parlato di una riapertura dell’ospedale di Solofra, una struttura moderna e funzionale che può vantare 104 posti letto e diversi reparti di rilevante importanza, oltre a un pronto soccorso che rappresenta un servizio vitale per il territorio della Valle dell’Irno i cui cittadini sono costretti a recarsi ad Avellino oppure a Salerno in casi di emergenza.

Restano chiusi i reparti dopo che l’ospedale di Solofra è divenuto Covid free e i lavori di rifacimento della struttura subiscono ulteriori ritardi. Personale medico e infermieristico viene così spostato da Solofra ad Avellino, svuotando ulteriormente il Landolfi.

Ripristinato solo il reparto di medicina generale per dare ospitalità a 15 pazienti cronici.

“La riapertura promessa è lontana, la direzione del Moscati non ha nessuna affidabilità”, ha detto pure Vignola che ora s’è finalmente destato dopo avere dato credito alle tante promesse, specialmente quelle arrivate durante la campagna elettorale per le regionali.

E adesso?

Adesso è troppo tardi, se ne renda conto Vignola .

Il primo cittadino di Solofra e quanti vivono nei comuni limitrofi, si rassegnino: sono stati fatti fessi.

Oltre al Comitato “Salviamo il Landolfi” e qualche aspirante consigliere comunale in cerca di visibilità, a portare avanti la battaglia per evitare la chiusura dell’ospedale di Solofra sono stati davvero pochi.

Ed è inutile battersi i pugni sul petto.


perchè riattivare solo la medicina generale anzichè gli ambulatori, per non dire del pronto soccorso

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