Omicidio Tornatore, si cerca un altro complice. Le indagini si allargano al salernitano

Omicidio Tornatore, le indagini si allargano al salernitano. Gli inquirenti stanno cercando un altro complice e l’attenzione di sta concentrando proprio sull’area di Mercato San Severino. Sono al vaglio i tabulati dei cellulari degli indagati.

Ad oggi sono tre i nomi legati all’omicidio Tornatore. Quello di Francesco Vietri detenuto nel carcere di Benevento con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere con l’aggravante del metodo mafioso. Quello di Rocco Ravallese denunciato a piede libero per omicidio e distruzione di cadavere, pregiudicato e già coinvolto in passato in un’inchiesta condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Salerno con l’accusa di usura, estorsione, riciclaggio e finito in carcere nel 2013.

Ed infine Gianpaolo Malafronte, 37enne di Montoro. L’accusa è di favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso. Malafronte è stato denunciato in stato di libertà. La Direzione distrettuale antimafia gli contesta di aver reso false dichiarazioni ai carabinieri che indagano sul delitto di Michele Tornatore rinvenuto cadavere lo scorso sette aprile in una località montana tra Contrada e Montoro.

Malafronte, sentito come persona informata dei fatti, avrebbe favorito Francesco Vietri il 54enne di Montoro accusato del delitto e della distruzione di cadavere e che dallo scorso 12 aprile è detenuto presso il carcere di Benevento. Malafronte avrebbe negato di aver avuto contatti telefonici con il primo iscritto nel registro degli indagati. 

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