Omicidio Aldo Gioia, chat da brividi tra Elena e Giovanni: “Nessuno rimarrà vivo”

Aldo Gioia

Sono state rese note le chat che si sono scambiati Elena Gioia, la figlia di Aldo Gioia, e il suo fidanzato Giovanni Limata, l’assassino del suocero, ucciso da sette coltellate in pieno petto, venerdì scorso, nel suo appartamento in Corso Vittorio Emanuele ad Avellino.

I due fidanzati avevano messo a punto il piano d’azione, che avrebbe dovuto portare all’uccisione di tutti i componenti della famiglia Gioia (padre, madre e sorella). Preoccupato dal possibile abbaiare della cagnolina Milli, Elena scrive a Giovanni di non preoccuparsi: “Penso io a Milli“.

Dalle conversazioni emerge che la mente criminale è Giovanni Limata e che Elena, plagiata dal fidanzato, si sia fatta convincere a eliminare la propria famiglia, d’intralcio nella loro relazione osteggiata dal padre Aldo, ucciso con ferocia inaudita. Anche la mamma e la sorella avrebbero dovuto perdere la vita, a colpi di coltellate.

Quando Giovanni le chiede: “Anche Emilia? Sei sicura?”, Elena risponde “Sì, mia sorella non può rimanere. Non rimane nessuno. Nessuno”. L’ultimo messaggio inviato da Elena a Giovanni è il via libera alla strage, poco prima che il giovane di Benevento, residente a Cervinara entrasse in casa per uccidere il padre, che dormiva sul divano in salotto. “Sono dentro”, le scrive Giovanni. “Vai amò”, le risponde Elena.

Aldo verrà ucciso a coltellate: il medico legale individuerà 14 ferite sul corpo della vittima, 7 di queste risultate letali.

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