Novellino: “Con l’Avellino anche in D, sono in debito coi tifosi”

“Se dovesse chiamarmi il nuovo Avellino in serie D? Verrei di corsa, per me resta una piazza di serie A”.

Pensieri e parole di Walter Novellino pubblicate nell’intervista in esclusiva concessa al Corriere dello Sport contenuta in un’intera pagina nell’edizione di oggi del quotidiano sportivo.

L’allenatore, esonerato il 3 aprile scorso per fare posto a Foscarini, ha rivelato di essere pronto a guidare l’Avellino, anche in serie D.

Ho un debito verso la mia gente. Sono andato via dispiaciuto di non avere potuto dare ciò che avevo promesso”:- sono le parole dell’allenatore di Montemarano.

Novellino ha detto pure: “Non è possibile perdere la serie B, sei milioni di euro tra Lega e diritti tv per una leggerezza, una superficialità”.

Quindi una considerazione: “Se uno vuole fare tutto di testa propria, nonostante ci sia chi dice che stai sbagliando, gli altri alla fine si arrendono e ti lasciano pure fare. Sono dipendenti, costretti a ubbidire a ordini anche se non sono d’accordo”.

Un pensiero a chi è rimasto senza lavoro: “In tanti anni di calcio, però, mai ho incontrato collaboratori come quelli avuti nell’Avellino. Ora hanno perso il lavoro, non lo meritano. Per loro è diverso, rispetto ai calciatori che possono andare altrove. Andrebbero confermati dalla nuova proprietà, hanno grandi capacità ed esperienza”.

Parlando proprio della nuova proprietà, Novellino ha dichiarato: “So che gestiscono il basket, con ottimi risultati. Ma il calcio è un’altra cosa, non può essere paragonato a qualsiasi altro sport.

Se dovessero chiamarmi? Verrei di corsa, sono in debito con i tifosi della mia amata Irpinia”.

Infine il riferimento alla serie D da parte del tecnico: “Novellino allenatore in serie D? Può starci, è comunque calcio.

E’ l’Avellino che non può stare in serie D, è una bestemmia, è assurdo”.

SPOT