Nomina primario di chirurgia ad Ariano Irpino: “Procedura illegittima”

Ospedale ariano Irpino

Fu illegittima la scelta del dottore avellinese Ruggero Iandoli, primario di chirurgia generale presso l’Ospedale di Ariano Irpino.

Una nomina avvenuta in via fiduciaria da parte del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino, Maria Morgante, sulla base del punteggio attribuito da una commissione di dirigenti su una rosa di tre candidati.

Così ha deciso il Giudice del Lavoro Claudia Chiarotti del Tribunale di Benevento che ha dichiarato in contrasto con i principi di buona fede e correttezza la selezione e quindi la scelta del primario di chirurgia dell’Ospedale indetta dalla Asl di Avellino.

Se avvenuta in contrasto con i principi di buona fede e correttezza, si può dunque parlare di “cattiva fede e scorrettezza?“.

Una pronuncia severa nei confronti di chi operò la scelta, all’epoca.

I fatti risalgono al 2018 quando, in seguito alla nomina di un suo collega, il dottore Carmine Grasso presentò ricorso al giudice competenze che ora si è così espresso.

“Riconoscere un maggior punteggio con riferimento a titoli palesemente inferiori rispetto a quelli vantati da altro candidato o attribuire il punteggio pari a zero anche in presenza di titoli senza alcuna valida argomentazione, costituisce comportamento illegittimo, anche in assenza di una procedura concorsuale, quando, come nella specie, ha determinato la nomina all’incarico dell’idoneo con maggior punteggio”.

L’attribuzione ingiustificata di maggiori punteggi ad un candidato, pur nell’ambito di una rosa di candidati tutti dichiarati idonei, determina un’evidente alterazione nel rapporto fra i vari candidati, che produce come diretta conseguenza una situazione di oggettivo vantaggio per tale candidato, che può essere nominato senza bisogno di specifica motivazione. Tale condizione impone, in capo alla Commissione, il dovere di attribuire correttamente tali punteggi”.

In realtà, secondo la sentenza del magistrato, i punteggi assegnati ai candidati, non corrispondevano al curriculum, ai titoli e alla loro reale esperienza, per cui il dottore Grasso (primario facente funzioni) fu sfavorito rispetto alla figura selezionata.

E adesso?

La procedura concorsuale deve essere ripetuta attraverso l’esatta valutazione dei punteggi.

Intanto il dottore Carmine Grasso chiederà il risarcimento dei danni, in seguito a tale sentenza.

Ecco le fasi di quel concorso nei documenti presenti sul sito dell’Asl di Avellino dal quale è stata rimossa la DELIBERA-DG-750-17.05.2018- (CLICCA QUI)

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