Morti due agenti dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca in Sicilia

Due appartenenti delle forze dell’ordine, giovani e in perfetta salute, sono deceduti improvvisamente dopo aver ricevuto nei giorni scorsi la prima dose del vaccino Astrazeneca, dallo stesso lotto, secondo quanto verificato dai giornalisti di LiveSicilia che hanno diffuso la notizia.

Dopo la morte di Stefano Paternò, 43 enne di Corleone in servizio ad Augusta come Sottoufficiale della Marina Militare, si aggiunge quella di Davide Villa, poliziotto dell’Anticrimine di Catania.

Il poliziotto è deceduto il 7 marzo, 12 giorni dopo la somministrazione del vaccino. Pare sia stato molto male dal giorno successivo all’inoculazione della dose, le sue condizioni sono poi drammaticamente peggiorate, fino al decesso.

Il fratello Fabrizio Villa, noto fotografo a livello internazionale, lo aveva accompagnato al pronto soccorso quando la situazione stava degenerando.

I medici hanno diagnosticato una trombosi venosa profonda, poi sfociata in emorragia celebrale.

Proprio la trombosi è tra le reazioni avverse previste dai vaccini. Sono in corso le indagini che stanno verificando l’accaduto.

Disposta, intanto, l’autopsia sul corpo di Stefano Paternò, morto nella sua abitazione dodici ore dopo essersi sottoposto alla prima dose di vaccino.

Gli avvocati hanno presentato un esposto per conto della moglie Caterina Arena e dei figli di 12 e 14 anni, per capire le cause della morte: “essendo il decesso chiaramente ascrivibile alla somministrazione del vaccino va verificata nell’interesse della collettività – chiedono i familiari – l’ipotesi di uno stock di fiale difettose o di improvvide manovre o ogni altra possibile causa”.

La Procura di Siracusa, che indaga sull’episodio, sembra abbia già disposto il sequestro delle fiale e sta verificando la posizione dei medici e degli infermieri che si sono occupati della somministrazione.

Lunedì mattina Stefano Paternò si era recato all’ospedale militare di Augusta per sottoporsi alla somministrazione del vaccino Astrazeneca.

Tornato nella sua abitazione a Misterbianco, secondo quanto riferito dai familiari, ha “accusato uno stato di malessere generale caratterizzato da rialzo febbrile” ed ha assunto della Tachipirina.

Nella notte la moglie ha trovato Paternò in stato di incoscienza ed ha allertato i sanitari del 118 che nonostante i tentativi di soccorrere l’uomo hanno successivamente constatato il decesso.

fonte: strettoweb.com

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