Madre preoccupata per il figlio fa scoprire casa di tolleranza. Denunciate due prostitute

La casa di appuntamenti era in pieno centro, ad Avellino, al Corso Vittorio Emanuele, nei pressi dell’ ex cinema “Giordano” dove adesso c’è una galleria di frequentatissimi negozi. Si poteva, dunque, passare inosservati, con tanta gente in giro.

In quell’appartamento due avvenenti argentine, 37 e 44 anni, si prostituivano. Una casa del piacere sequestrata dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Ad innescare l’azione della polizia è stata la denuncia di una madre. La donna si era recata in Questura per segnalare che il figlio si era allontanato da casa senza fornire altre informazioni.

I poliziotti hanno avviato le ricerche. Sono partiti dall’ultimo posto nel quale il giovane era stato visto. E qui, in un cassonetto, non lontano dal luogo ove è stata scoperta la “casa di appuntamento”, è stato rinvenuto il cellulare del giovane. Dopo aver ascoltato le sue ultime conversazioni telefoniche, è venuto fuori che il ragazzo aveva avuto numerose conversazioni con due giovani donne, dall’accento straniero. Il tono delle conversazioni lasciava pochi dubbi: si tratta di prostitute.

Gli Agenti, spacciandosi per normali clienti, dopo aver contatto telefonicamente le donne, hanno concordato un appuntamento. E questa mattina dopo aver indossato abiti civili, i poliziotti si sono recati all’appuntamento.

A riceverli due avvenenti donne che, in abiti succinti, hanno avanzato la richiesta di 50 euro in cambio delle loro prestazioni sessuali.

Invece dei soldi però le due si sono viste esibire i tesserini dei poliziotti. Le due sono state accompagnate in Questura e deferite in stato di libertà. L’appartamento è stato sottoposto a sequestro. Chissà se era fittato con la cedolare secca oppure a…nero.

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