
Potrebbe allargarsi ulteriormente l’indagine Dolce Vita, aperta dalla procura di Avellino, portando alla luce su appalti e concorsi truccati. Sono state effettuate altre indagini che costituirebbero un filone bis diverso da quello per cui sono stati notificati gli avvisi di conclusione delle indagini all’ex sindaco e ad altre venticinque persone a fine anno dai carabinieri del nucleo investigativo. Al vaglio dei pm altre posizioni in merito ad un altro appalto pubblico e ad altri altri concorsi con modalità analoghe a quelli indetti per i vigili urbani e per funzionario tecnico.
Come e’ noto da tempo, quello chiuso a dicembre sarebbe solo un primo filone, quello più importante perché comprende anche la contestazione di associazione per delinquere, mentre invece una parte dell’inchiesta condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dell’aliquota di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura di Avellino sarebbe ancora in corso in attesa dell’esito di consulenze ed esami avviati in questi mesi da parte della Procura. Proprio per questo, anche alla luce delle scadenze rispetto alla prima iscrizione nel registro degli indagati, a partire da ottobre sono scattate una serie di notifiche di richieste di proroga delle indagini preliminari.
Per il primo filone d’inchiesta , in merito ad appalti e concorsi sarebbero 25 le iscrizioni nel registro degli indagati. Otto gli indagati per il concorso a dieci posti di vigile urbano, quello sospeso da un blitz delle Fiamme Gialle; tre indagati per la procedura di selezione per il concorso di geometra; due indagati per un concorso di istruttore categoria C e un’indagata per il concorso di funzionari tecnici. Sarebbero intermediari, per lo piu’ familiari dei beneficiari e vincitori dei concorsi o come nel caso della procedura di vigile urbano ammessi alla prova scritta che avrebbero,ricevuto dall’ex sindaco Gianluca Festa per mano di intermediari le prove in anticipo.