Inchiesta Dolce Vita, concorsi pilotati al comune di Avellino: sale il numero degli indagati

Tribunale Avellino

Si allarga l’inchiesta Dolce Vita. Dalle ulteriori indagini effettuate dagli inquirenti di Piazzale De Marsico, sale  il numero degli indagati coinvolti nei concorsi indetti dal comune di Avellino. Oltre alle selezione per gli agenti di polizia  municipale , secondo gli organi  inquirenti.  sarebbero stati condizionati altri tre bandi di concorso.

Ai 13 indagati che erano stati inseriti nelle prime due ordinanze, ta cui l’ ex primo cittadino Gianluca Festa, l’architetto Fabio Guerriero, l’ex dirigente del comune di Avellino Filomena Smiraglia, si sono aggiunti altri 13 nomi, tra cui  un ex assesore comunale e un dipendente  comunale.

Tra gli indagati non c’è il nome della sindaca Laura Nargi, che  si era presentata spontaneamente presso il tribunale di Avellino per essere sottoposta ad interrogatorio di garanzia in cui ha chiarito  ai magistrati la sua posizione.

Otto gli indagati per il concorso a dieci posti di vigile urbano, quello sospeso da un blitz delle Fiamme Gialle; tre indagati per la procedura di selezione per il concorso di geometra; due indagati per un concorso di istruttore categoria C e un’indagata per il concorso di funzionari tecnici. Sarebbero intermediari, per lo piu’ familiari dei beneficiari e vincitori dei concorsi o come nel caso della procedura di vigile urbano ammessi alla prova scritta che avrebbero,ricevuto dall’ex sindaco Gianluca Festa per mano di intermediari le prove in anticipo.

Si allarga ad altre due procedure svolte tra il 13 dicembre e gennaio 2024 l’ipotesi di accusa che insieme all’associazione per delinquere costituisce la parte principale dell’avviso di chiusura delle indagini firmato dal Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, dai sostituti Francesco Raffaele e Fabio Massimo Del Mauro.

La Procura ha però distinto le contestazioni. A Festa e ad altri due indagati, un ex dipendente del Comune di Avellino e un suo collaboratore che avrebbero materialmente stampato le stesse tracce, la contestazione di rivelazione del segreto di ufficio in concorso.Ai beneficiari e intermediari delle quattro procedure di concorso che sono finite nel mirino delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e dei militari dell’aliquota di Pg della Gdf presso la Procura di Avellino, invece, la contestazione e’ quella di ricettazione, anche alla luce delle pronunce di Riesame e Cassazione.

Saranno ora gli indagati a dover chiarire il loro ruolo e dimostrare, anche chiedendo di essere ascoltati nei prossimi venti giorni la loro eventuale estraneità alle accuse per cui la Procura di Avellino si prepara a chiedere il rinvio a giudizio.

Il primo avviso è stato notificato venerdì al principale indagato, l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa che si è recato presso il comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, senza i suoi legali. Ai reati gia’ noti per le prime due misure cautelari, ovvero le vicende sono legate ai concorsi al Comune di Avellino e alla corruzione per l’esercizio delle funzioni contestata nella seconda ordinanza, si sarebbe aggiunta anche l’ipotesi di una presunta associazione a delinquere.

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