Inchiesta Covid: indagato l’irpino Limone, direttore istituto zooprofilattico

I carabinieri hanno perquisito l’istituto zooprofilattico di Portici che figura tra le strutture a cui è stata delegata dalla Regione Campania l’analisi dei tamponi per la rilevazione del covid-19.

I militari hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso su richiesta dell’ufficio inquirente partenopeo (pm Simone De Roxas e Maria Di Mauro, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio) nell’ambito di uno dei filoni dell’indagine con la quale la Procura di Napoli sta facendo accertamenti riguardo eventuali responsabilità (amministrative o penali) sulla gestione degli appalti durante la pandemia.

Il direttore della struttura, Antonio Limone, è stato iscritto nel registro degli indagati per il reato di concorso in turbativa d’asta.

Il medico veterinario di Mercogliano, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Portici è stato raggiunto da un decreto di perquisizione mentre era in vacanza.

Limone è stato così costretto a fare ritorno a casa, dove ha consegnato cellulare e reso disponibile la propria abitazione alla perquisizione dei carabinieri.

Indagati ma anche il consulente dell’istituto porticese Pellegrino Cerino e Antonio Fico, direttore sanitario dell’Ames di Casalnuovo, un centro polidiagnostico strumentale privato che si trovano in provincia di Napoli al quale l’Istituto zooprofilattico ha fatto riferimento per le analisi dei tamponi e con il consulente dell’Iszm Pellegrino Cerino.

Perquisiti abitazioni, uffici e autovetture degli indagati e sequestrati documentazione, computer, cellulari e altri dispositivi trovati nella loro disponibilità. 

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