I comuni a tutela della Valle del Sabato: no al biodigestore a Chianche

I Comuni e le Associazioni per la tutela della Valle del Sabato hanno organizzato un comitato unitario per coordinare e potenziare l’attività di opposizione alla realizzazione di un biodigestore nel comune di Chianche.

“Il Comitato ha chiamato alla mobilitazione generale le popolazioni locali, le rappresentanze istituzionali comunali,  gli operatori economici e produttivi della filiera vitivinicola, gli esercenti commerciali e dei servizi, le forze politiche e sociali si legge nel comunicato, perché con i metodi della civiltà e della democrazia sia fermamente respinto il tentativo di collocare in un’area già fortemente soggetta a pressioni ambientali, ma anche dalle straordinarie potenzialità eno-agro-alimentari, un impianto di trasformazione industriale del ciclo dei rifiuti”.

La scelta del Comune di Chianche – sempre secondo quanto descritto nel comunicato – è stata avallata dalla Regione Campania, nonostante una serie di fattori che dimostrano l’inattuabilità e la pericolosità ambientale dell’iniziativa.

In particolare, la localizzazione dovrebbe essere quella dell’area del Piano Insediamenti Produttivi (mai entrato in funzione e senza sottoservizi), un’area a Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Greco di Tufo” nonché a diversi insediamenti abitativi. La suddetta zona non è idonea a contenere le migliaia di tonnellate di rifiuti.

Altri problemi riguardano il trasporto dei rifiuti, poiché il casello autostradale più vicino all’area è quello di Avellino-Est, distante oltre 15 chilometri: la carovana di automezzi trasportanti materiale organico putrefatto, soggetto a effluvi maleodoranti, attraverserà i centri abitati di Pratola Serra e Tufo oltre le percorrenze di Prata Principato Ultra, Altavilla Irpina, Petruro Irpino. 

 

 

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