La provincia di Avellino è alla vigilia di una nuova e pesante emergenza idrica. Le prime interruzioni al servizio si sono già registrate nel montorese. Senza un intervento della regione, scatterano i piani di razionamento dell’acqua in moltissime altre zone della provincia, a partire dalla città capoluogo. Pochissime piogge – il dato peggiore negli ultimi 10 anni – mentre le nevicate invernali hanno consentito un regolare apporto dell’acqua fino ad oggi. A lanciare l’allarme il presidente dell’Alto Calore De Stefano che ha chiesto un incontro in Prefettura. Alla regione viene chiesto un intervento per lesinare qualche quantitativo della risorsa irpina diretta verso Napoli e la Puglia. Ad ogni estate lo stesso paradosso: lAvellino, la capitale dell’acqua che rimane con i rubinetti a secco.
