E’ Avellino “amarcord”: c’è pure un Pepe. Scalpitano i biancoverdi del 2008-2009

Anche l’Avellino ha il suo “Ten Years Challenge”.

Trovate le somiglianze.

Stagione 2008/2009  – Stagione 2018/2019. A volte ritornano, pensavi avessero smesso e invece sono qui. Accolti quasi con tenerezza.

Vediamo se corrono come allora, se ce la fanno ancora. Ma sì che ce la fanno, al ralenty, eppur si muovono.

Metti che ci provano in rovesciata? Può saltare il femore.

CIOTOLA

In principio fu Ciotola, 35 anni il prossimo marzo, a guidare la schiera di chi fece parte dell’U.S. Avellino stagione 2008-2009, dieci anni fa per intenderci.

Un conto è averne 25, altro è 35 anni, su questo nessuno può obiettare.

Un discorso è giocare godendo della freschezza dei 25, altro è portarsi dietro gli acciacchi di un 35enne.

E infatti, Ciotola, 4 gol in 17 gare, fa spesso e volentieri spola tra campo e lettino dei massaggi in infermeria.

SFORZINI

Poi fu la volta di Nando Sforzini, arrivato a settembre come il Salvatore della patria, il bomber pronto a garantire gol a raffica e punti al nuovo Avellino che sembra più impegnato a compiere una “missione amarcord”.

Anch’gli, 34 anni compiuti, tra acciacchi e panchine, con sofferenza ha comunque messo a segno 8 gol.

Provate a immaginare se si trovasse al meglio della forma. Farebbe sfaceli, ma purtroppo ha 10 anni in più rispetto al 2009. Gli anni passano per tutti, anche per i calciatori.

PEPE

L’Avellino chiama, bisogna correre.

Altrimenti chi ma si sarebbe più ricordato?

Ora è la volta di Vincenzo Pepe. Quello ex Juventus? No, ti confondi con Simone, si ritirò due anni fa.

Questo è Vincenzo.

E come fai non ricordare le sue gesta?

Un ragazzino rispetto ai suoi ex compagni di quell’Avellino 2008-2009, va per i 32 anni, una carriera in discesa, tanta Lega Pro e Serie D, fino al Potenza, e oggi l’approdo in biancoverde.

CAVALLI DI RITORNO

E’ una coincidenza, non ci sarà stata volontà nel mettere insieme gli stessi calciatori di quell’annata.

Però è curioso come il direttore sportivo sia capace di pescare gente datata, riesumata dagli almanacchi, e finita nuovamente ad Avellino: ritroviamoci lì, appassionatamente, in un simpatico amarcord.

Se tocchi le corde del cuore, i tifosi sapranno coccolarti.

Se riesci a fare 3 partite di fila, sapranno anche apprezzarti.

I famigerati “cavalli di ritorno” che non piacevano a Sibilia e che hanno fatto spesso storcere il muso ai tifosi biancoverdi.

AMARCORD

Eccoli nella scuderia del Calcio Avellino SSD. Sono ben tre, ma potrebbero trovare altra compagnia.

Infatti, ci sono ancora i vari Babù, Venitucci e Dettori che sperano di tornare ad Avellino, magari di chiudere qui la carriera.

Se non oggi, magari la prossima stagione. Perché svernare, da queste parti, è davvero un bel piacere.

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