Distrusse il cadavere di Tornatore, Rainone fa scena muta davanti al gip

Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Pasquale Rainone, il trentenne di Fisciano finito in manette per la distruzione del cadavere di Michele Tornatore (Leggi qui), ha fatto scena muta davanti al Gip del tribunale di Avellino. L’indagato, assistito dall’avvocato Marino Capone, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato che ha firmato la misura cautelare. Per gli inquirenti il 30enne avrebbe bruciato, forse con l’aiuto di un complice, la Nissan Almera nella quale sono stati rinvenuti a Serre, zona montana di Contrada, i resti carbonizzati di Michele Tornatore. La sera del 7 aprile del 2016.

In carcere, per l’omicidio Tornatore, c’è già Francesco Vietri, il 54enne di Montoro accusato del delitto, tratto in arresto lo scorso 12 aprile e detenuto presso il carcere di Benevento. Vietri – ritenuto esponente del clan Genovese – è il proprietario dell’autorimessa alla frazione Banzano di Montoro in cui sono state rinvenute tracce ematiche della vittima. Indagato a piede libero per lo stesso reato il solofrano, ma residente a Banzano di Montoro, Rocco Ravallese. La quarta persona indagata è il 37enne Giampaolo Malafronte per aver reso false dichiarazioni agli inquirenti in merito a contatti telefonici avvenuti telefonicamente con Vietri che aveva negato.

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