De Luca: “Campania in zona rosè. Non rilassiamoci a Natale. Scuole? No riapertura senza certezze”

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel classico appuntamento in diretta del venerdì, ha attaccato il Governo, il Ministro Di Maio (“è uno di quelli che si è speso perché la Campania restasse commissariata con un Commissario diverso dal presidente della Regione“), e il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris (“A Napoli c’è solo un imbecille che litiga da solo e prova a fare sciacallaggio per nascondere la propria nullità amministrativa. In un anno non ha mai mosso un dito“).

Rimaniamo la regione con meno decessi per Covid. Per quanto riguarda le terapie intensive abbiamo occupato il 29%, sono ricoverate 194 persone, mentre in Lombardia ce ne sono 915, in Piemonte 390 e in Veneto 279. Il nostro è un miracolo. C’è stato solo un appesantimento nei Pronto Soccorso come era prevedibile. I tamponi rapidi fai da te del presidente Zaia? Suggerisco di non seguire i suoi consigli, perché è un’operazione delicata e non da fare in modo dilettantesco“, ha proseguito De Luca.

Sulla zona rossa della Campania: “Nell’ultima settimana abbiamo abbassato il tasso di positivi dal 16% al 15%, ma non c’entrano le misure del Governo, ma quelle che abbiamo adottato nelle ultime settimane. A parte qualche negozio chiuso, non si può parlare di zona rossa, in Campania c’è la zona rosé, una zona “fiorin fiorello l’amore è bello”“.

Sui medici e i tamponi: “Abbiamo chiesto alla Protezione Civile di fare un bando per far arrivare in Campania medici specializzati. Lo spot ha finito per drammatizzare una situazione conosciuta da mesi. Hanno risposto 157 medici, l’80%, e questo è un bel passo avanti. Presto toccheremo 27mila tamponi giornalieri effettuati con esiti via sms entro un giorno“.

Infine, sulle scuole: “Le abbiamo chiuse e apriti cielo. Ora c’è un’ondata di richieste per non riaprire gli istituti: i genitori sono sinceramente preoccupati. La riapertura del 24 era una previsione, ma non riapriremo nulla se non avremo certezze da un punto di vista epidemiologico. Abbiamo scelto una linea di rigore e tutela per i bambini e la manterremo. Cerchiamo di non rilassarci per le prossime settimane: rilassandoci a Natale avremo una nuova pesante ondata, con annessi decessi, a gennaio. Usciremo dalla pandemia prime e meglio degli altri“.

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