Covid-19, aumentano contagi e morti in Irpinia: zero controlli, scarsa attenzione

Il bollettino dei contagi continua a sfornare dati preoccupanti, nonostante le restrizioni dettate dalla “zona rossa”.

Numero preoccupanti che creano sconcerto e sfinimento tra una popolazione che ormai da un anno vive con l’incubo del contagio, pure rispettando le direttive in materia di contenimento della diffusione del virus, ovvero divieto di spostamenti, chiusure dei locali ed altro.

Secondo i dati qui sotto riportati, la curva dei contagi cresce in modo costante, nessuna indicazione circa il possibile calo nonostante i tanti divieti, non sempre rispettati.

Le segnalazioni che giungono quotidianamente in redazione sono tante e sempre allarmanti: pochi controlli da parte delle forze dell’ordine, la gente va in giro fregandosene dei divieti, c’è traffico sulle strade come nei giorni normali e la zona rossa è solo sulla carta.

Queste, in sintesi, le segnalazioni più frequenti.

E poi ci sono le considerazioni più banali: quante volte al giorno cambiate mascherina?

C’è gente che usa la stessa “protezione” per settimane, senza sapere che dopo due o tre giorni, al massimo, quel dispositivo serve a niente, se non a travisare il volto.

L’allarme dell’esperto

Un post diffuso dall’ingegnere Mario Perrotta merita particolare considerazione e un momento di riflessione, circa il contenuto che riportiamo integralmente, lasciando ai lettori ogni considerazione.

Una segnalazione che potrà rivelarsi utile per le forze dell’ordine, per la Prefettura, per l’Asl e i Comuni al fine di contenere la diffusione di questo maledetto visus.

Scrive Mario Perrotta: “”Non so se avete notato: in qualche farmacia non si misura più la temperatura all’ingresso ed il dispenser del liquido disinfettante per le mani è costantemente vuoto.

Molti vanno in giro per strada con delle pezze in faccia, quando va bene, poggiate sottonaso, larghe ed inefficaci; nei supermercati 1 persona su 5 disinfetta le mani in ingresso ed indossa i guanti per maneggiare la frutta (sarebbe cosa buona spostare il banco frutta alla fine del supermercato e far indossare i guanti monouso a tutti i clienti).

Gli assembramenti nei locali commerciali davanti le casse spesso sono all’ordine del giorno; tralascio i presidi igienici davanti i locali che somministrano bevande, etc.

Il virus dilaga perche’ c’è un diffuso, forse comprensibile, e preoccupante calo di attenzione.

Le misure di prevenzione primarie (mascherina ben indossata e di buona qualità, lavaggio frequente delle mani e distanziamento) restano un valido scudo in attesa del vaccino.

Riflettete sul fatto che in queste settimane la situazione qui in Campania è notevolmente più a rischio di un anno fa””.

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