14 Giugno 2025

Corsi fantasma all’Alto Calore, salta udienza preliminare: sollevata un’ eccezione

Alto Calore

 Corsi fantasma  all’Alto Calore, udienza preliminare rinviata per Michelangelo Ciarcia, Pantalone Trasi, Gerardo Santoli e Raffaele Castagnozzi al 19 giugno , quando si deciderà sulla costituzione di parte civile dell’ente di corso Europa,  sul filone bis dell’ inchiesta vondotta  dalla procura di Avellino.

 

 A sollevare l’eccezione in  aula la difesa  di Michelangelo Ciarcia, che  ha contestato sostanzialmente la costituzione di parte civile dell’ Ente Alto Calore nei confronti dello stesso Ciarcia, quale rappresentante dell’Acs.

 

Come e’ noto Alto Calore  risulta imputato  come società e come rilevato dalla difesa di Ciarcia secondo la giurisprudenza di legittimità se l’ ente è imputato non si puo” costituire come parte civile nei confronti di soggetti che lo hanno rappresentato e che rispondono di contestazioni nello stesso processo. Su questa eccezione si sono associate anche le altre difese.

 

Al Gup del Tribunale di Avellino li difensori di Ciarcia, gli avvocati Caterina Migliaccio, Cludio Botti e Nello Pizza, hanno chiesto anche la riunione dei procedimenti, quello che si celebra davanti al collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo, depositando il decreto con le imputazioni per molti casi simili al filone di cui si discute la richiesta di rinvio a giudizio.

 

Le ipotesi a vario titolo contestate ai quattro indagati sono per l’ex amministratore unico di Alto Calore Michelangelo Ciarcia, accusato in concorso con Pantaleone Trasi quella di malversazione di erogazioni pubbliche (316 bis cp) e anche di altri reati. Contestata anche agli stessi Ciarcia e Trasi in concorso con Raffaele Castagnozzi e Gerardo Santoli l’ipotesi di reato di tentata truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

 

 

Udienza preliminare rinviata per Michelangelo Ciarcia, Pantalone Trasi, Gerardo Santoli e Raffaele Castagnozzi al 19 giugno , quando si deciderà sulla costituzione di parte civile dell’ente di corso Europa, l’Alto Calore. A sollevare l’eccezione in aula la difesa di Michelangelo Ciarcia, che ha contestato sostanzialmente la costituzione di parte civile dell’ Ente Alto Calore nei confronti dello stesso Ciarcia, quale rappresentante dell’Acs. Come e’ noto Alto Calore e’ imputata come società e come rilevato dalla difesa di Ciarcia secondo la giurisprudenza di legittimità se l’ ente è imputato non si puo” costituire come parte civile nei confronti di soggetti che lo hanno rappresentato e che rispondono di contestazioni nello stesso processo. Su questa eccezione si sono associate anche le altre difese.

Al Gup del Tribunale di Avellino li difensori di Ciarcia, gli avvocati caterina migliaccio, Cludio Botti e Nello Pizza hanno chiesto anche la riunione dei procedimenti, quello che si celebra davanti al collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo, depositando il decreto con le imputazioni per molti casi simili al filone di cui si discute la richiesta di rinvio a giudizio.

Le ipotesi a vario titolo contestate ai quattro indagati sono per l’ex amministratore unico di Alto Calore Michelangelo Ciarcia, accusato in concorso con Pantaleone Trasi quella di malversazione di erogazioni pubbliche (316 bis cp) e anche di altri reati. Contestata anche agli stessi Ciarcia e Trasi in concorso con Raffaele Castagnozzi e Gerardo Santoli l’ipotesi di reato di tentata truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Le indagini coordinate dai pm Vincenzo Russo e Luigi Iglio avrebbero fatto emergere come la stessa società Alto Calore era stata ammessa a beneficiare del finanziamento pubblico per 454.912,50 euro nell’ambito del programma Fondo Nuove Competenze, fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo nato per contrastare gli effetti economici dannosi dell’epidemia Covid-19, con lo scopo di permettere alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori destinando parte dell’orario alla loro formazione rimborsando il costo delle ore di lavoro in riduzione destinate alla frequenza dei corsi. Per cui avrebbe ottenuto nel settembre del 2021 l’anticipazione del contributo nella misura del 70% dell’importo finanziato, pari a euro 318.438,75 materialmente erogati dall’ INPS su mandato di ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, competente sull’erogazione), non destinava il contributo ricevuto alle finalità previste, mai procedendo ad organizzare e svolgere realmente i corsi di formazione in presenza che aveva dichiarato di voler svolgere.

 

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