Coronavirus: scuole, matrimoni e ristorazione, ecco le spiegazioni di De Luca all’ultima ordinanza

Classico appuntamento del venerdì con il Governatore Vincenzo De Luca, all’indomani dell’ordinanza che ha vietato feste e ricevimento e provocato la chiusura delle scuole in Campania, fino al 31 ottobre.

Siamo nel pieno della seconda ondata dell’epidemia, la situazione in Italia è grave e dobbiamo restare uniti evitando di alimentare chiacchiere. C’è differenza rispetto alla prima all’ondata. I numeri di contagiati sono molto più alti rispetto a marzo e aprile, ma sono meno gravi. Il numero delle persone positive asintomatiche è molto più alto rispetto alla prima ondata. Questo dato non ci deve illudere. Le mezze misure non servono più a niente, prima prendiamo decisioni forti, meglio è”.

Sulla prevenzione del contagio: “Nei due mesi precedenti abbiamo fatto operazioni che altre regioni non hanno fatto. Abbiamo reso obbligatorio il tampone per chi tornava dall’estero e abbiamo individuato 3.000 positivi. Senza quel lavoro di prevenzione oggi noi avremmo avuto risultati enormemente più pensanti. Siamo stati la prima regione d’Italia a rendere obbligatoria la mascherina anche all’esterno. Al 90% del personale scolastico è stato fatto il test sierologico.

Abbiamo deciso di comprare i termoscanner per le scuole e deciso di chiudere i bar alle 23 di sera. Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione antinfluenzale, l’abbiamo avviata per primi cominciando il primo ottobre. Ad oggi abbiamo almeno 130mila persone già vaccinate“.

Sull’ultima ordinanza: “I dati di oggi vedono 1.261 positivi su 14mila tamponi. Quando prendiamo queste decisioni nessuno pensi che le prendiamo a cui leggero. Quello che decidiamo oggi avrà effetti tra venti giorni. Abbiamo deciso non di chiudere le scuole, ma di fare didattica a distanza per 15 giorni. Abbiamo ridotto al minimo i luoghi ed i momento di assembramento e frenare la mobilità per evitare contagi sui mezzi di trasporto.

Le attività ristorative? Abbiamo agito sulle attività commerciali che moltiplicano le occasioni di contagio: chiusura dei bar alle 23, apertura sino a mezzanotte per chi può offrire posti a sedere in sicurezza. Sono vietati, quindi, gli assembramenti davanti ai locali e negli orari notturni”.

Infine, un giudizio su Halloween e sui matrimoni: “Nell’ultimo fine settimana di ottobre chiuderemo tutto alle 22 e scatterà il coprifuoco. Matrimoni? Avevamo concordato di poter svolgere 1400 ricevimenti, ma con l’obbligo della comunicazione dell’elenco dei partecipanti, del responsabile di sala e della cucina. Questo non è avvenuto, questo non è più il momento della tolleranza. Vietate tutte le cerimonie, sono tutte occasioni di contagio. A Monte di Procida e a Mirabella Eclano ci sono stati boom di infetti per un matrimonio”.

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