Comune di Avellino, dopo cinque mesi ecco il vero cambiamento: il Sindaco

Il Comune capoluogo è senza sindaco.

Dalle ore 16,45 di oggi 24 novembre 2018 Vincenzo Ciampi non è più il primo cittadino di Avellino.

C’è voluta una lunghissima riunione del consiglio comunale, che aveva iniziato i lavori a metà mattinata.

Una serie di interventi, tante parole al vento, frasi fatte, retorica in quantità industriale, con consiglieri comunali che si ergevano a tanti Giolitti, scimmiottando chi fa politica per davvero, sicuramente fuori dai banchi dell’aula consiliare di Avellino.

Dichiarazioni di voto, discussioni a tratti imbarazzanti, poi due votazioni.

La prima per concedere una sospensione dei lavori, richiesta dal Sindaco sul finire dell’assise.

Lì è scattato il clima da stadio, quando il consigliere Gianluca Festa – forse sovrappensiero – ha risposto “favorevole” alla sospensione, riprendendosi immediatamente e correggendo: contrario, contrario.

Alle sue spalle s’è subito infervorato il consigliere Ettore Iacovacci che, scimmiottando Mike Bongiorno, ha urlato: “La prima risposta è quella che vale”.

Eh si, la vita è tutta un quiz.

E’ scaturita una mezza zuffa, con l’indemoniato Iacovacci che in tutti i modi cercava di accalappiare quel voto utile al sindaco per ottenere la sospensione. Mentre Festa che continuava a ripetere che la sua volontà era un voto contrario.

Il presidente del consigio comunale, che è Ugo Maggio, ha ovviamente ritenuto “contrario” il voto del suo capo Gianluca Festa, costringendo Iacovacci a rassegnarsi. E rasserenarsi.

E’ stata l’immagine della politica di Avellino, gestita a livello terra terra.

Perchè quella richiesta di pausa?

Il Sindaco aveva bisogno di dieci minuti per ricevere nuove indicazioni dalla regia pentastellata. Quella che in mattinata aveva esposto all’ennesima figuraccia il signor Vincenzo Ciampi che, per cinque mesi, è stato sindaco solo di nome, mai di fatto.

Perchè ogni sua decisione è stata presa da altri.

Sconcertante che, mentre il primo cittadino esprimeva parole distensive durante il suo intervento in consiglio, sul suo profilo facebook appariva una “sua” dichiarazione che asseriva esattamente l’opposto. Un Ciampi double face.

I social, ormai s’è capito, sono la rovina della gente. Lo è stato pure per il signor Ciampi che da oggi torna ad essere un normale cittadino.

Messa ai voti la mozione di sfiducia, questo ormai lo sanno tutti, è passata con 23 voti.

Ne sarebbero bastati 17 ma quando è Festa è Festa, allarghiamoci pure, tanto non costa nulla.

Contro il Sindaco, ovvero a favore della mozione di sfiducia, ha votato pure Ines Fruncillo: è la moglie del presidente del Calcio Avellino, quello ripartito dalla serie D, il cui titolo sportivo fu assegnato da Vincenzo Ciampi al gruppo De Cesare. Il sindaco, euforico per la fresca proclamazione, rimase abbagliato da 12 assegni circolari per 3,8 milioni mai utilizzati per allestire una squadra che non è in vetta alla classifica.

Ne avesse fatto una buona…(il sindaco)

Probabilmente qualche consigliere eletto nella lista dei Cinque Stelle avrebbe voluto accordarsi al voto di sfiducia, non lo ha fatto per un minimo di dignità.

E adesso? Ecco il cambiamento: il Sindaco. E’ l’unica cosa che cambia davvero al Comune di Avellino.

Nell’entrante settimana sarà nominato un commissario che porterà avanti l’attività comunale.

Non ci sarà più lavoro per i consiglieri e gli assessori. Resteranno disoccupati, potranno chiedere il reddito di cittadinanza.

Tutti a spasso, magari a fare fin da subito campagna elettorale. L’appuntamento è a primavera.

Dal mese di luglio, quando è stato proclamato Ciampi, sono stati sprecati mesi di promesse e  chiacchiere, senza alcun costrutto a qualsiasi livello. Ora trascorreranno sei mesi di preparazione alle nuove elezioni.

Poi avremo un nuovo sindaco: possibilmente autonomo e meno impegnato a scribacchiare su Facebook.

SPOT