Un 27enne di Salerno, impiegato come cameriere in un ristorante di Avellino, è rimasto vittima di un arresto cardiocircolatorio provocato, molto probabilmente, da un’overdose, considerato che accanto al corpo esanime del giovane è stata ritrovata una siringa utilizzata per l’iniezione di dosi di sostanze stupefacenti.
L’intervento dei soccorso, fortunatamente, è risultato provvidenziale. Il trasporto al “Moscati” di Avellino è avvenuto intorno alle 4 di questa notte. Il 27enne, residente a Rione Mazzini, è attualmente ricoverato presso il reparto di cardioanestesia in condizioni gravi.
Il test a cui è stato sottoposto ha riscontrato la presenza nel sangue di alcool, oppiacei e cocaina, oltre a un potente psicofarmaco, quale il benzodiapezine. Un cocktail potenzialmente letale, che tiene sospeso il giovane tra la vita e la morte.
