
Si è svolto con grande partecipazione il congresso Confederale della CISL di Avellino, che ha visto la presenza di oltre 70 delegati e rappresentanti di categoria. L’evento è stato il frutto di un lungo percorso di confronto nei luoghi di lavoro, con migliaia di assemblee che hanno coinvolto circa 50.000 iscritti.
Fernando Vecchione, segretario generale della CISL Avellino, ha sottolineato l’importanza dell’unità sindacale in un momento storico particolarmente delicato:
“Dobbiamo proseguire insieme, con CGIL e UIL, nel nome del bene comune. Serve un grande patto sociale tra istituzioni, governo, sindacati e imprese. Quando il lavoratore sta bene, anche l’impresa ne trae vantaggio. Il nostro compito è garantire i diritti dei lavoratori, con attenzione alle tante vertenze aperte sul territorio”.
Tra i casi più critici, la chiusura della sede ArcelorMittal, che coinvolge 70 lavoratori:
“Una decisione improvvisa e pesante, che ci ha colti di sorpresa, nonostante i forti debiti accumulati dall’azienda. Abbiamo chiesto un confronto sia con la Regione Campania sia a livello ministeriale. Vogliamo risposte chiare”, ha aggiunto Vecchione.
Il segretario ha poi denunciato la scarsa utilizzazione delle risorse del PNRR e delle opportunità offerte dalle Zone Economiche Speciali (ZES), come nel caso di Luogosano:
“Le risorse ci sono, ma mancano progetti di qualità. Forse le aziende avevano già da tempo altri obiettivi”.
Durante il congresso è intervenuto anche Andrea Cuccello, della segreteria nazionale CISL, che ha rilanciato lo slogan dell’organizzazione: “Il coraggio della partecipazione”.
“Siamo vicini all’approvazione della nostra legge sulla partecipazione, che cambierà il paradigma del lavoro, mettendo i lavoratori al centro. In un contesto internazionale complesso, tra dazi, crisi energetica e mancanza di un vero piano industriale, la partecipazione può essere il motore del cambiamento”. Il Segretario ha inoltre posto l’accento sulla necessità di un’Europa più forte e coesa, in grado di affrontare le sfide globali:
“Dobbiamo ritrovare lo spirito del Next Generation EU e costruire un’Europa protagonista, che investa nei territori e nei cittadini, perché dal 2026 le risorse del PNRR finiranno, e servirà una visione chiara e responsabile”.
Il congresso si è concluso con un forte messaggio di impegno e unità per affrontare il futuro con determinazione e responsabilità.