Avellino, sparatoria a due passi dalla Questura: uomo sfugge all’agguato

Un mese fa gli avevano incendiato l’autovettura: un avvertimento chiaro rispetto al quale probabilmente è mancata la risposta che gli autori del gesto si attendevano.

Stavolta hanno sparato in faccia a F.L., persona nota alle forze dell’ordine. Nel linguaggio della mala sparare al volto significa «hai tradito»

Tre colpi avrebbero colpito l’uomo che è riuscito comunque a salvare la vita, allontanandosi con la sua Fiat Punto, disorientando gli aggressori.

L’agguato si è consumato poco prima delle 13,00 nei pressi della Questura di Avellino, in Via Filippo Visconti, dove si trova il parco Palatucci, nella frequentatissima zona di Via Morelli e Silvati.

Secondo le prime testimonianze e gli accertamenti delle Forze dell’ordine, sarebbero stati esplosi sei colpi di arma da fuoco nel corso dell’agguato compiuto da tre persone.

Nonostante le ferite, il 36enne F.L. è riuscito ad allontanarsi e dare l’allarme.

Sul posto si sono portati immediatamente gli agenti della vicinissima Questura, poi l’uomo è stato raggiunto da una ambulanza che lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Moscati.

Indagini in corso per risalire agli autori dell’agguato e chiarire i motivi della sparatoria.

Situazione allarmante

Sull’episodio avvenuto a poca distanza dalla Questura di Avellino, in una zona presidiata da telecamere di sorveglianza, è intervenuto il Segretario del Libero Sindacato di Polizia.

Antonio de Lieto ha dichiarato: “quando accaduto è molto grave le modalità
dell’agguato inducono a pensare che trattasi di criminali esperti. Il LI.SI.PO. invita i vertici delle istituzioni ad una attenta riflessione e, nello stesso momento, si pone le seguenti domande:

quanti appartenenti alle forze dell’ordine vi sono ad Avellino?

quanti di questi vengono impiegati in specifici compiti istituzionali? Quante volanti pattugliano Avellino?

quante telecamere di videosorveglianza ci sono ad Avellino?

Il LI.SI.PO. –

attende fiduciosamente le risposte che, a nostro avviso, vanno date all’intera cittadinanza”.

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