Avellino, la pista ciclabile diventa una barzelletta che non fa ridere

Fermi tutti: come anticipato due giorni fa da Irpiniaoggi, i lavori per la realizzazione della pista ciclabile, al Viale Italia di Avellino, sono stati ufficialmente sospesi.

LEGGI PURE – Avellino, l’indignazione della cittadinanza: sospesi i lavori per la pista ciclabile

Le segnalazioni dei cittadini, attraverso i mezzi di informazione, hanno dato il loro frutto.

E’ finito il tempo dei Re, vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba.

La gente è capace di farsi sentire e mettere il re a nudo.

Come nel caso del Sindaco di Avellino, in primis, e dell’alto funzionario Cicalese a pari merito.

La classifica di chi deve arrossire per la nefandezza compiuta comprende altre figure (o figuri?) più o meno apicali che lo loro bella figura di niente l’hanno già fatta.

Ora che hanno sospeso i lavori, c’è chi si indigna e chi chiede spiegazioni a se stesso.

E’ veramente una barzelletta e ci sarebbe molto da ridere, cosa che di questi periodi farebbe pure bene.

Si ride per non piangere.

Il sindaco

Mentre distribuiva mimose alle signore in attesa della vaccinazione presso la tendostruttura del campo Coni (a proposito: venerdì 19 marzo distribuirà le zeppole ai papà in attesa di vaccinarsi?) il sindaco ha avuto il tempo per esprimere il suo parere circa quell’obbrobrio che è quella specie di pista ciclabile in fase di sofferta realizzazione al Viale Italia di Avellino.

“Sono indignato per quanto si sta realizzando”, ha dichiarato Gianluca Festa.

Si, ha detto proprio così, ci sono le registrazioni. Poi ha confessato di non essere passato da quelle parti, al Viale Italia, in questi giorni di forte e intenso impegno per le strette di mano ai “vaccinandi“.

Travolto dai tanti appuntamenti, in fatto di presenzialismo, con perenne distribuzione di sorrisi, mimone e (prossimamente) zeppole, il sindaco di Avellino ha così dimenticato che fu proprio lui, in data 18/07/2019 ad avere firmato la convenzione con la Regione Campania per il finanziamento del progetto al quale neanche uno sguardo aveva dedicato. Altrimenti pure uno come lui si sarebbe accorto che era talmente vomitevole da fare indignare chi lo aveva avallato. Ovvero se stesso.

Ah, vero Festa era appena stato nominato sindaco (il 28 giugno precedente) di Avellino, il suo sogno da bambino, ancora non si era reso conto di come funzionava il giochino.

Però l’8 ottobre 2019 era stata l’Amministrazione Festa ad approvare il progetto esecutivo e il successivo 15 febbraio 2020 – il sindaco s’era ormai svezzato – e fu la stessa amministrazione di cui il Sindaco è responsabile (e s’indigna pure?) a concludere la gara per l’affidamento dei Lavori a una ditta di Salerno.

Il dirigente

Chi ha superato se stesso, è il Dirigente del settore Lavori Pubblici al Comune di Avellino, ingegnere Luigi Cicalese che avrebbe addirittura richiesto all’Architetto Anna Freda, Responsabile Unico del Prcedimento, la sospensione dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile.

Lavori adesso sospesi, per studiare una possibile variante in corso d’opera. C’è chi ha avanzato l’idea di realizzare una pista per modellini di auto da corsa.

Si può fare? Almeno si divertirebbero i bambini, e il sindaco sicuramente giocherebbe lì, al Viale Italia, coi suoi futuri elettori.

Ma torniamo al Dirigente del settore lavori pubblici attuale.

Provate a indovinare, cari lettori, chi aveva firmato la determina dirigenziale numero 716 per l’approvazione del progetto esecutivo di quei lavori.

Su, è facile…

Ci fermiamo qui, la barzelletta sinceramente fa poco ridere perchè ci sono di mezzo 200mila euro spesi male, un marciapiede costano una cifra (e anni di lavoro) stravolte, dirigenti, politici e figure (poco) professionali su cui non è il caso di infierire ulteriormente.

Che dire?

Questa è Avellino, la città giardino – come veniva definita una volta – la città enjoy, quella della metropolitana leggera (hanno inventato, nel frattempo, i bus elettrici), del tunnel degli amici, di Piazza Castello e i suoi lavori decennali, ed altro ancora.

Una città amministrata (non solo a livello politico) da personaggi in cerca di visibilità, al punto tale da auto-sputtanarsi perchè si parli delle loro gesta.

SPOT