Avellino, frode milionaria sui carburanti: arresti e sequestri

È partita da Trento la maxi indagini, che ha portato gli inquirenti a smantellare un’organizzazione criminale transnazionale, dedita alla frode nel settore dei carburanti. Oggi  sono state eseguite 6 misure cautelari personali e sequestrato beni per oltre 3,2 milioni di euro a carico di 41 indagati.

I finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Trento, coadiuvati dai colleghi del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (Scico) e di numerosi Reparti territoriali del Corpo sul territorio nazionale, con il supporto dell’Eurojust, l’organo di cooperazione giudiziario europeo e l’ausilio di funzionari dell’Agenzia Europol, nell’ambito d’indagini delegate dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Trento in materia di frodi nel settore dei carburanti per autotrazione, hanno dato esecuzione a un’ordinanza che ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali dell’obbligo di dimora nei confronti di 6 soggetti e il sequestro di beni per 3,2 milioni di euro.

L’esecuzione del provvedimento dell’Autorità giudiziaria, avvenuta nelle province di Bari, Foggia, Barletta-Andria-Trani, Napoli, Avellino e Salerno, oltre che in Lituania e Lettonia, ha portato a un maxi sequestro di saldi attivi dei conti correnti, beni immobili di pregio e auto di lusso degli indagati, per un valore corrispondente al profitto. Inoltre, lo stesso provvedimento ha permesso agli inquirenti di cautelare un distributore di carburante, un sito di stoccaggio clandestino e 48 automezzi (motrice e rimorchio) per un valore complessivo pari a circa 3,2 milioni di euro.

 

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