Avellino calcio, ultimatum di Izzo e Circelli: dimissioni del CdA o salta l’accordo

Luigi Izzo e Nicola Circelli hanno fretta di chiudere l’operazione d’acquisto dell’U.S. Avellino, dopo la votazione unanime dell’assemblea straordinaria della Sidigas in favore della vendita del club.

La cordata, di cui fa parte anche Aniello Martone in qualità di futuro direttore generale, ha posto l’ultimatum al Consiglio di Amministrazione dell’U.S. Avellino, formato da Claudio Mauriello (presidente) e Gianandrea De Cesare (ex amministratore delegato): i due dovranno dimettersi (Sandro Iuppa, attuale amministratore delegato della società, lo ha già fatto) in giornata, altrimenti l’affare rischia di saltare.

Il tempo stringe, va organizzato lo staff dirigenziale, attivati i conti correnti e vanno affrontate le prime spese relative agli stipendi di settembre e ottobre da versare ai tesserati con i relativi contributi, onde evitare di incassare dai due ai quattro punti di penalizzazione e finire nel “libro nero” del presidente Ghirelli (dopo due ritardi nei pagamenti c’è l’esclusione dal campionato).

Iniziare con il rischio di partire con un handicap in classifica non è nelle intenzioni di Izzo e Circelli, ecco perché le dimissioni di Mauriello e De Cesare dovranno essere ufficializzate in giornata. In caso di fumata bianca, lunedì mattina si procederebbe al rogito notarile e al passaggio di consegne.

In caso contrario potrebbe essere possibile anche una nuova proroga alla chiusura, ma si arriverebbe oltre il 16 dicembre (termine ultimo per pagare gli stipendi) e andrebbe ridiscusso l’accordo economico che, ad oggi, si aggira sul milione e trecentomila euro. In pratica l’attuale proprietà si accollerebbe il pagamento di stipendi e contributi (Mauriello, alla presentazione di Capuano, disse di potere fare fronte all’impegno) per poi cedere il club a un prezzo ribassato. Troppa grazia.

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