Avellino Calcio, tre schiaffi dalla Paganese sotto gli occhi di Bucaro e Capuano

Un’altra sconfitta, 3-1 sul campo della Paganese per un Avellino che ha raccolto un solo punto in cinque partite.

Però la squadra è tornata al gol (Charpientier al 15′ pt) dopo una astinenza durata 416 minuti.

Gli ottimisti potranno accontentarsi di quest’ultimo dato per trovare la forza di continuare a sperare in un futuro migliore.

I realisti si rendono invece conto che la crisi è più nera della mezzanotte e gli alibi neanche reggono. Perchè non si può dire “avere 10 punti in classifica è già tanto, considerando la situazione”, come sottolineato dall’allenatore Ignoffo.

Alibi pericoloso

Una affermazione come questa concede un alibi enorme ai calciatori e rende poco professionale un allenatore che deve pretendere sempre il massimo e di più, anche se dovesse avere una rosa composta da “pippe”.

In tribuna c’erano Bucaro e Capuano, per la serie “la vendetta va servita fredda”.

Il primo (Bucaro) non è stato confermato dal direttore sportivo Di Somma che ha preteso di cambiare tutto anzichè andare avanti con una formazione ormai collaudata e un allenatore che, bene o male, qualcosa di positivo era riuscito a combinarlo portando l’Avellino alla promozione in Lega Pro attrvaverso una inarrestabile serie di vittorie.

Il secondo (Capuano) è stato sedotto e abbandonato sempre dall’onnipotente direttore sportivo Di Somma il quale, dopo essere andato a braccetto con l’allenatore considerato ormai nell’organico dell’Avellino, ha immolato Capuano sull’altare della tifoseria nel timore di ricevere qualche striscione di contestazione per via di una esultanza particolare fatta dall’allora tecnico della Juve Stabia in occasione di una vittoria contro l’Avellino.

Ignoffo: è finita?

Nel calcio non esistono le riprove ma più di un tifoso pensa, a giusta ragione, che con Bucaro e soprattutto con Capuano, questa squadra non avrebbe ricevuto tante mortificazioni da formazioni scadenti, come quelle affrontate prima di una Paganese che ha aspettato il momento giusto per affondare i colpi e tramortire un Avellino davvero scadente, sotto il profilo dell’organico complessivo e dell’organizzazione di gioco.

Ignoffo rischia il posto, pure non essendo il colpevole principale di questa catastrofica situazione.

Il posto dovrebbe perderlo, invece, chi ha combinato il disastro, sbagliando la scelta dell’allenatore, anzi prendendone due perchè Di Somma ha voluto pure Cinelli al fianco di Ignoffo.

Tre ipotesi, anzi quattro

Cosa succederà?

Ipotesi uno: torna Bucaro, perlomeno resta Cinelli con il quale ha già lavorato.

Ipotesi due: arriva Capuano ma in questo caso Di Somma dovrebbe andare via, è il minimo dopo quanto avvenuto tra i due, con scambi di accuse al vetriolo. In questo caso, però, deciderebbe la società ovvero il presidente Mauriello nei confronti del quale nessuno dice una parola.

Ipotesi tre, la più attendibile: resta tutto come prima perchè non ci sono soldi. Pagare un altro allenatore con una squadra del genere significherebbe buttare via soldi inutilmente.

Ci sarebbe pure l’ipotesi numero 4: il ritorno di Novellino, sponsorizzato da qualche facoltoso e influente amico irpino. Ufficialmente non graverebbe sulle asfittiche casse dell’Avellino.

La partita di Pagani

Per gli amanti della statistiche, ecco com’è andata la partita.

Paganese-Avellino 3-1

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Schiavino, Sbampato, Mattia (32′ st Stendardo); Carotenuto (8′ st Perri), Gaeta, Capece, Caccetta, Dramé (8′ st Calil); Alberti (32′ st Musso), Diop (23′ pt Scarpa). A disp.: Scevola, Campani, Bramati, Lidin, Bonavolontà, Acampora, Guadagni. All.: Erra.

AVELLINO (3-5-2): Abibi; Zullo, Morero, Laezza; Celjak, De Marco (23′ st Palmisano), Di Paolantonio, Rossetti (14′ st Silvestri), Micovschi (34′ st Parisi); Charpentier, Albadoro (14′ st Alfageme). A disp.: Tonti, Pizzella, Karic, Njie, Carbonelli, Evangelista, Petrucci. All.: Ignoffo.

ARBITRO: Marini di Trieste.

Guardalinee: Pacifico-Trinchera.

MARCATORI: 15′ pt Charpentier, 9′ st Scarpa, 42′ st Perri, 48′ st Calil.

NOTE: spettatori 2000 circa. Ammoniti: Carotenuto, De Marco, Dramè, Charpentier, Palmisano. Angoli: 6-2 per l’Avellino. Recupero: 1’pt, 5′ st.

 

SPOT