Avellino calcio, Izzo: “6 mesi per programmare il futuro, Di Somma e Capuano…”

Tre soci al 25% (Luigi Izzo, Nicola Circelli e Andrea Riccio, altri due al 12,5%: Renato De Lucia e Sabatino Autorino, originario di Roccabascerana, socio della Sacitec). La nuova proprietà dell’U.S. Avellino si è presentata nel pomeriggio: Izzo ricoprirà la carica di presidente, Circelli quella di vice-presidente, l’amministratore delegato è Filippo Polcino, il direttore generale è Aniello Martone.

“Siamo qui per rivalutare il club: il brand è importante, insieme dobbiamo farlo rinascere. Vorrei utilizzare i prossimi 6 mesi per programmare il futuro. Il lavoro svolto da Capuano non verrà dissipato, la rosa la rinforzeremo. E’ ancora presto per valutare l’organico, ma c’è la base per fare bene. Certamente non siamo qui per farci una passeggiata, ma vanno fatti i conti con la realtà e capire dove possiamo arrivare. L’Avellino deve diventare un modello calcistico”, ha esordito Izzo.

“C’è un legame affettivo che mi lega a questa terra. La famiglia di mia madre è di Rotondi e Cervinara. Qualche anno fa c’era stato un contatto con il presidente Taccone, interessato a portare avanti il progetto stadio. Il discorso, però, si arenò. A un certo punto avevo deciso di lasciare perché la situazione non era chiara, ma Circelli mi ha fatto ragionare, e sono tornato sui miei passi. Di Matteo? Con lui ci sono state visioni di calcio e di impresa differenti, quindi abbiamo deciso di separarci”.

Su Di Somma e Capuano: “Di Somma è una bandiera dell’Avellino, al momento non è stato deciso nulla sulla sua permanenza, ne ragioneremo a breve. Se non sarà d’accordo con le nostre idee, ci aspettiamo le sue dimissioni, se non dovessimo sposare il progetto proposto da Di Somma, troveremo un punto di incontro. Prima di venire qui, Di Somma dichiarò di avere le valigie pronte in auto. Credo che la sua sia stata una dichiarazione impulsiva. Se dovesse andare via Di Somma? Sicuramente non porterei qui bidoni, non lavoro con i bidoni. Capuano? Per lui contano i risultati”.

Sul progetto stadio: “E’ importante avere uno stadio di proprietà, significa patrimonializzare la società, creare un indotto importante. Va però affrontato con calma, ma vogliamo farlo e siamo fiduciosi”.

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