L’Avellino e il calcio campano sono sotto shock per la tragica fine di Filippo Viscido: l’ex centrocampista biancoverde si è suicidato nel pomeriggio.
Il calciatore ha messo in atto il gesto estremo nel garage della sua abitazione, nel rione Sant’Anna di Battigaglia.
Pippo Viscido avrebbe compiuto 32 anni il prossimo 5 giugno: lascia la moglie Mina e due figli Naomi e Domenico.
Viscido era rimasto senza squadra dopo lo stop delle categorie minori a causa del Covid.
Arrivò ad Avellino nell’estate del 2009, con i lupi appena ripartiti dalla Serie D. In biancoverde ha militato due stagioni, ottenendo il salto nei professionisti, in Seconda Divisione, nel 2010.
Originario di Battipaglia, dove aveva iniziato la carriera di calciatore, aveva poi militato in diverse altre squadre: Chieti, Palmese, Virtus Avellino, Sorrento, Licata, Ariano, Leonfortese, Savoia, Potenza, Campobasso, Cavese, collezionando 176 presente nella sua lunga carriera tra serie D e Lega Pro.
Il periodo più significativo della sua carriera proprio ad Avellino con la stagione della promozione dalla serie D, giocando poi anche in C2, mantenendo un forte legame con la tifoseria biancoverde.
La scorsa stagione aveva militato nell’Afragolese, poi era rimasto senza squadra dopo lo stop delle categorie minori a causa del Covid.
All’inizio di questa stagione aveva cominciato a giocare con la Salernum Baronissi, poi il mediano aveva deciso di allontanarsi dal calcio giocato, in attesa di una nuova chiamata e di un lavoro nuovo che sembra sia recentemente svanito. Questo potrebbe essere il motivo del gesto compiuto dal calciatore che ha creato stupore e sconforti tra quanti lo conoscevano.
Emanuele de Girolamo