Gli agenti della squadra mobile e dello Sco (Servizio centrale operativo) hanno perquisito l’abitazione e lo studio professionale di Roberto De Luca, assessore comunale di Salerno e figlio del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Una perquisizione legata all’inchiesta della procura di Napoli che vede indagato De Luca jr per corruzione. Tutto è partito da un’inchiesta giornalistica di Fanpage che fa luce sulla gestione della Sma Campania, e in particolare di un appalto di smaltimento fanghi.
I magistrati indagano su un video realizzato dalla testata giornalistica Fanpage in cui De Luca discute con un soggetto presentatosi come un imprenditore che si proponeva per un appalto di smaltimento delle ecoballe.
Perquisiti anche gli uffici che fanno riferimento all’esponente politico Luciano Passariello, attuale consigliere regionale in Campania nonché candidato alla Camera dei Deputati come capolista di Fratelli d’Italia a Napoli. “Non mi è stata contestata nessuna condotta diretta che si ipotizzi antigiuridica. Risulto coinvolto perché altre persone avrebbero fatto il mio nome – si è difeso Passariello parlando a Lettera43 – qualcuno può millantare credito ma essere nominato da altre persone in terze conversazioni è cosa ben differente dal commettere reati”.
