Air Campania, missione umanitaria pro Ucraina

Partiranno mercoledì 23 marzo due bus di AIR Campania per portare farmaci e generi di prima necessità nelle zone di guerra. Un viaggio della solidarietà, che raggiungerà la Polonia, ai confini con l’Ucraina. L’azienda regionale di trasporto pubblico locale ha messo a disposizione due bus e sei autisti, che durante le 20 ore si alterneranno alla guida per percorrere oltre 1.900 km e raggiungere la Polonia. A bordo dei bus anche un mediatore culturale che, a destinazione, farà da ponte con le autorità locali.

Forte lo spirito di solidarietà manifestato dai dipendenti: già 30 gli autisti che hanno fatto richiesta di partecipare alla missione umanitaria. Da oggi e fino al 21 marzo, nei depositi aziendali di Avellino e Caserta allestiti come punti di raccolta, sarà possibile donare i beni destinati alla popolazione dell’Ucraina. E già in queste ore è iniziata la catena di solidarietà dei dipendenti AIR.

Non è la prima iniziativa pro Ucraina che vede impegnata l’AIR Campania. A pochi giorni dall’inizio dell’attacco russo all’Ucraina l’azienda aderì alla campagna di mobilitazione dell’Italia e dell’Europa per la pace e per tre giorni i bus della flotta hanno viaggiato proiettando sui display messaggi di pace.

«Dopo l’iniziativa forte, ma simbolica, non potevamo non rispondere all’appello per aiutare queste persone in maniera concreta. Abbiamo il dovere di fare la nostra parte, per questo abbiamo messo a disposizione due bus che porteranno aiuti umanitari in Ucraina a sostegno delle famiglie colpite dalla guerra. Mi sento di ringraziare di cuore tutti i dipendenti dell’azienda per la sensibilità e la generosità che stanno dimostrando», ha dichiarato l’Amministratore Unico di Air, Anthony Acconcia. Ma la missione di AIR Campania, dopo aver consegnato il materiale raccolto, sarà quella di portare in Italia circa 100 profughi della guerra.
«Sarà forse la parte più difficile – aggiunge Acconcia – ma il nostro obiettivo è quello di ritornare in Campania regalando una speranza ai bambini e alle donne, che ancora oggi fuggono dalle bombe e dai missili. Un viaggio verso la libertà per queste vittime innocenti del conflitto».

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