Agguati ad Avellino, il prefetto Riflesso: mai detto che non è criminalità. Non spetta a me stabilre l’appartenenza dei reati”

” Non ho mai detto che non si trattava di criminalità. Ho detto che le indagini sono in corso e pertanto non spetta a me stabilire, nè sapere in questo momento l’appartenenza di questi reati”. Il Prefetto di Avellino Rossana Riflesso,  fa chiarezza  sull’emergenza criminalità  scoppiata nel capoluogo irpino dopo il ferimento a colpi di pistola di un 19enne a rione Mazzini e figlio di un esponente del nuovo clan Partenio e di  un 40enne dipendente di un circolo ricreativo nello stesso quartiere abellinese e l’esplosione di un  ennesimo ordigno ad un’attività commerciale di Atripalda.

“Quello che è stato detto in sede di comitato, perchè – continua il Prefetto – ho portato le risultanze non mie considerazioni personali, è che  non si tratta di criminalità di alta caratura. Io ho detto questo  e non torno indietro, perchè c’è stato un comitato  ed  questa è stata la valutazione fatta durante il vertice in Prefettura.  E tutto questo  non  vuol dire sottovalutare e prendere poco sul serio questi fenomeni. La prova è  che il comitato è stato fatto subito e  sono state attivate nell’immediatezza  tutte le azioni  di controllo sul territorio  e che sono visibili. E’chiaro che le indagini non sono di mia competenza e  visto l’alto profilo della magistratura e delle forze dell’ordine,  sono certa che ci sarà una risposta  positiva in tempi brevi per il territorio”.

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